Trent’anni
a cantare con i bambini
merita di essere beatificata»
La
domanda di beatificazione è stata presentata alla diocesi di Bologna
dal francescano padre Berardo, trai fondatori dell’Antonia - no e
biografo della Ventre. Peranni Padre Berardo con discrezione ha
dedicato gli ultimi anni della sua vita, a raccogliere testimonianze
per l’apertura del processo di beatificazione la cui domanda è
stata presentata, per la prima volta, due anni fa.
Il
frate, morto l'estate scorsa, era infatti convinto della santità di
Mariele Ventre che definiva appunto come «più francescana di noi
francescani» e che non mancava mai di ribadire, appunto, quando
quella donna fosse una Santa in terra.
Mariele
Ventre è nota a tutti per il suo carattere forte racchiuso nel
corpicino minuto. Piccola ma non di
certo fragile, ha fatto la storia dello Zecchino d’Oro, la rassegna
canora più famosa d’Italia che ha prodotto
veri e propri inni per i bambini e piccole star in carne e ossa.
Direttrice del Piccolo coro dell’Antoniano di Bologna, dal 1963 al
1993, anno della sua morte, ha insegnato a cantare a centinaia di
bambini. Una vita per la musica e la religione, quella di Mariele,
fin da piccola vicina all’ambiente dell’Antoniano prima come a
raldina e poi come catechista. Ricordata da tutti per il suo piglio
dolce ma deciso, Maria Rachele -questo il suo vero nome - muore, dopo
aver lottato con una lunga malattia, all’età di 56 anni a Bologna
il 16 dicembre 1995, venti giorni dopo aver diretto la trentottesima
edizione dello Zecchino d’Oro. Amata da tutti, la domanda più
ricorrente è se Mariele fosse consacrata.
Domanda,
questa, che significa se Mariele appartenesse a uno degli ormai
numerosi istituti di consacrazione secolare, e cioè se fosse parte
di quel gruppo di persone che si legano ai voti religiosi senza
entrare in convento,
restando nella famiglia e nel ruolo di una
qualsiasi attività «civile». Mariele, tuttavia, non apparteneva ad
alcuno di questi istituti ma comunque, nella sua laicità fu
certamente religiosa. E fu certamente francescana. A certificare il
suo ruolo di «francescana » l’amore per la vita, per il mondo,
per le sue creature, per la sua bellezza. L’aggettivo più
ricorrente per descriverla è proprio «Santa».
«Santa» ha sempre ripetuto padre Berardo Rossi, direttore
dell’Antoniano «era una santa,
aveva
l’integrità e l’integralismo dei santi».
«Mariele
era soprattutto un’educatrice», racconta la sorella Maria
Antonietta Ventre, oggi a capo della
Fondazione
che porta il nome di Mariele, «dava tanta importanza ai testi delle
canzoni. Dovevano essere testi semplici, ma profondi, per questo si è
battuta per ben 38 Zecchini, coinvolgendo anche poeti e cantautori ».
Oggi, la tradizione del concorso canoro per i più piccoli continua
ma le canzoni degli Zecchini di Mariele restano quelle più cantate
ancora oggi.
Basta
pensare a «44 gatti» o al «Pulcino ballerino», che parla di
accoglienza e difesa dei più deboli, come
l’adorabile pulcino claudicante e che porta nelle canzoni più
semplici temi profondi.
Piccoli
gioielli che hanno conquistato il cuore di generazioni di bambini e
che si preparano a tornare in televisione, in diretta su Rai Uno dal
19 al 23 novembre. Uno Zecchino tutto nuovo, un po’ più
tecnologico,quello che si presenta sulla Rai nella sua 56esima
edizione. A condurlo la consolidata coppia tv formata dall’attore e
doppiatore Pino Insegno e dalla conduttrice Veronica Maya.
«Lo
Zecchino è l’unico brand che resiste da oltre cinquant’anni»
dice Pino Insegno che, oggi, si ripropone nei panni che un tempo
furono di Cino Tortorella, noto al grande pubblico come Mago Zurlì. «L’ambiente
di questa manifestazione è sano» prosegue Insegno, «lo
affronteremo come sempre. I bambini non dimentichiamolo devono fare i
bambini, senza scimmiottare i grandi. Questo non è un
talent».
LA
VITA
Nata
a Bologna nel luglio del 1939 , Maria Rachele Ventre detta Mariele,
fin da piccola frequentò il convento di Sant’Antonio, in cui già
da ragazza collaborò come catechista. Dopo aver terminato gli studi
magistrali, si diplomò in pianoforte nel 1961 al conservatorio
Giuseppe Verdi di Milano
LA
BEATIFICAZIONE
Nel
2011 il francescano padre Berardo ha presentato domanda di
beatificazione per Mariele Ventre alla diocesi di Bologna
Libero,
14 novembre 2013, pag, 18
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