Gli Omega-3 probabilmente
agiscono a favore di una corretta «maturazione» del sistema immunitario
di Mario Pappagallo
DAL PRIMO ANNO - E non è poca cosa visto che
le malattie del sistema immunitario (ossia i meccanismi di difesa
dell’organismo), nel cui ambito rientrano proprio le allergie, sono in costante
e continuo aumento. Ma attenzione, la ricerca ha messo in evidenza che
l’efficacia preventiva sulle allergie si verifica soltanto se si comincia a
mangiare pesce dal primo anno di vita fino agli 8 anni. Se si comincia a
mangiarlo dopo questa età non si attiva questo scudo anti-allergia. Gli Omega-3
probabilmente agiscono a favore di una corretta "maturazione" del
sistema immunitario che all’età di 8 anni è praticamente terminata. Se è incompleta,
incompleta resta. E le allergie, solo in Italia, colpiscono 2,1 milioni
d’individui, pari al 3,5% della popolazione, secondo i dati dell’European
Academy of Allergy and Clinical Immunology. Non importa l’età, invece, per la
funzione
antiaggregante degli Omega-3. Cioè per la loro efficacia nel
controllare il livello di grassi nel sangue e contrastare il rischio di
malattie cardiovascolari: questa azione è efficace a qualunque età.
POCO PESCE A TAVOLA - Ma ai bambini piace il
pesce? E, soprattutto, è abitudine delle mamme italiane prevederlo per
un’alimentazione completa dei figli? Secondo i dati dell’Osservatorio Nutrikid,
in Italia ben 6 bambini su 10 mangiano meno di due porzioni di pesce a
settimana, con minor frequenza al Nord e in particolare tra i maschi. Porzioni
che dovrebbero essere almeno il doppio. «Conoscere i benefici del consumo di
pesce potrebbe stimolare i genitori a introdurlo nella dieta usuale dei propri
figli, a partire dal momento delle vacanze, quando è più facile per i diversi
ritmi di vita, per proseguire poi anche alla ripresa della scuola - commenta
Giorgio Donegani, presidente di Food Education Italy -. Il pesce è infatti una
fonte di proteine ad elevato valore biologico, grassi di buona qualità, sali
minerali (fosforo, iodio, calcio, ferro) e vitamine (A, D, E, gruppo B)».
BUONE ABITUDINI - In effetti, il periodo
estivo si presta a migliorare l’alimentazione: aumenta di solito il consumo di
frutta e verdura e l’assunzione di pesce. L’importante è poi continuare le
buone abitudini tutto l’anno, a casa e a scuola. E se le buone abitudini si
apprendono dal primo anno di vita fino agli otto anni poi difficilmente
cambiano. I primi 3 anni di vita sono, infatti, fondamentali per la
strutturazione dei gusti, delle abitudini alimentari e del rapporto con il
cibo. Le preferenze dei bambini per determinati cibi non sono né innate né
immodificabili. È importante che i genitori sappiano che il comportamento
alimentare è il risultato dell’esperienza e dell’apprendimento.
Corriere della Sera, 14 agosto
2013, pag,
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