Morbidi o galleggianti per i
più piccini ma con i grandi classici non si sbaglia mai
di Carla Voltolini
La lettura impegna, insegna l’ascolto e la riflessione.
E le fiabe che mamma e papà hanno la pazienza di leggere prima di andare a
letto, li legano per sempre ai loro bambini. Poiché, a quanto dicono le
statistiche, i bambini sono i lettori più affezionati, senza dubbio più dei
loro fratelli adolescenti, se ne approfitti dunque. Riempite la casa di storie
e fiabe e i vostri figli, anche se ancora non sanno leggere, riusciranno a
ripetere le parole che da voi hanno ascoltato, guardandole figure e voltando la
pagina con tempismo perfetto. Quelle
classiche, poi, secondo lo psicanalista
Bruno Bettelheim sono le più adatte alla crescita, perché raccontano che tutte
le difficoltà e gli imprevisti si possono affrontare e che ogni volta c’è
sempre un lieto fine. Qualche suggerimento: per i piccolissimi che hanno libri
da toccare, da mettere in bocca, da far suonare, eccola collana da far
galleggiare di Zero tre di Panini o i
soffici da portare a nanna della collana La coccinella.
E anche se adesso qualcosa è cambiato, per
esempio le bambine preferiscono le streghe alle fate, i personaggi della
tradizione continuano ad unire le generazioni. Come i libri di Dickens che gli
editori oggi fanno gara a ripescare, mentre Piemme Battello a Vapore è
specializzato in romanzi per giovanissimi. Per i bimbi delle ultime classi
delle elementari ci sono i libri della Dami sulla mitologia greca. Piacciono molto
e diverranno utili a loro (e alle loro mamme) quando arrivati alle medie, si
accorgeranno di sapere già tutto sulle fughe per amore di Zeus e le gesta di Ulisse.
E non preoccupatevi, cari papà e mamma, se vedrete il libro dimenticato vicino
al letto. Uno scrittore molto piacevole e
un po’sopra le righe, Daniel Pennac, ha scritto un decalogo sul leggere:
insegna che si possono saltare le pagine, smettere quando si vuole, insomma che
la lettura è un piacere e non un obbligo.
ILTEMPO, 19 dicembre 2012
pag, 28
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