Gli omaggi verdi delle Feste
di Chiara Priante
E’ un must del periodo, al pari di albero e
presepe. La Stella di Natale non può mancare nelle nostre case e rappresenta un
bel tocco di colore. Ma come evitare che muoia salutata l’Epifania? A spiegarci
come tenerla, e farla vivere rigogliosa tutto l’anno, è Marino Giorgio, del
negozio Marino Fiori, che nel suo piccolo si può considerare un re del Natale.
Suo è l’abete con ottomila led che trionfa in
queste settimane davanti al Municipio di Moncalieri ed è alto 9 metri, sua è la
renna, di 4mila led a luce calda, posizionata davanti al suo negozio di Rivoli,
la più grande esistente in Italia. «La stella è una pianta che necessita di
luce e di caldo, almeno 18 gradi. Non deve prendere freddo quando la si
acquista e porta a casa» suggerisce. Il rischio è che perda le foglie. E poi va
controllata: «Non c’è un’indicazione esatta per bagnarla: bisogna toccare il
terriccio, va tenuto umido». Va sempre bagnata dall’alto (il sottovaso serve per
trattenere l’acqua che può uscire dalla torba) e tenuta rigogliosa con un buon
concime liquido: «Tutte le piante d’appartamento vanno sempre nutrite» spiega
Marino, 56 anni, 45 dei quali trascorsi a fare questo lavoro.
La pianta, finito
il Natale, deve essere tenuta in casa fino a primavera quando possiamo metterla
sul balcone, magari cambiandole vaso e terriccio, e tagliandola perché non s’alzi
troppo. Potrà stare fuori nella bella stagione e tornare in casa a settembre.
E’ possibile così che rifiorisca in
primavera.
Molto sta nella pianta: quelle dei
supermercati possono essere state provate da viaggi lunghi o soste al freddo e
quindi perdono in fretta le foglie. Il vivaista assicura, magari, più
attenzione. I costi dipendono dai modelli: ci sono le stelle da scrivania che
costano dai 2,50 ai 3 euro (e con un bel vasetto possono arrivare a 8 euro),
quelle standard che s’aggirano sui 7-8 euro e poi a crescere in base al
diametro con vasi bellissimi che possono arrivare anche sopra il centinaio
d’euro perché raccolgono molteplici stelle. Non sono solo rosse: ne esistono 50
varietà, dal bellissimo bianco crema a quelle screziate. «Regalare una pianta
rappresenta un bel pensiero - dice Marino - E’ un essere vivente, può donare colore
alla casa».
LA STAMPA, 15 dicembre 2012,
pag, 77
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