Farida Belghoul inaugura le “Giornate di ritiro dalla scuola” giacobina, sessioni di favole per famiglie tradizionali
Il piano d’azione per salvare la scuola
dall’imboscata neogiacobina, s’iscrive nel solco delle iniziative
di boicottaggio guidate dalla Belghoul che hanno costretto l’ex
ministro dell’Educazione nazionale, Benoît Hamon, a sospendere la
generalizzazione dei programmi di rieducazione al gender “Abcd de
l’égalité”, prevista inizialmente per la rentrée 2014. La
prima, di queste azioni, che verranno presentate progressivamente nel
corso dell’anno scolastico, è l’“Operazione fiabe
tradizionali”:
sessioni di lettura collettiva da svolgersi ovunque
si desideri al di fuori dell’orario delle attività didattiche.
Ogni settimana,
sulla pagina web delle “Giornate di ritiro dalla scuola”, i
genitori potranno scaricare una fiaba da leggere ai propri figli
e una serie di questioni per stimolarli ad assumere uno spirito
critico dinanzi al testo. Letture tradizionali, la prima è
“Fratellino e Sorellina” dei fratelli Grimm, senza ambiguità e
dove i ruoli sessuali sono ben definiti. Niente “Signora Zazie (ha
il pistolino?)” o “Papà porta
la gonna”, sull’intercambiabilità dei sessi, né tanto meno
“Mehdi mette il rossetto”, del poeta transex David Dumortier:
testi che l’attuale titolare dell’Istruzione, la contestatissima
Najat Vallaud-Belkacem, ha deciso di far adottare nelle scuole per
“sensibilizzare” bambine e bambini all’uguaglianza per come la
intendono i socialisti francesi, ossia all’abolizione delle
differenze, in primo luogo sessuali.
L’obiettivo dell’operazione
lanciata da Belghoul, oltre alla lotta contro quella che il governo
chiama “decostruzione degli stereotipi”, è quello di creare un
momento di riflessione e di scambio tra genitori e figli, spazi di
libertà per opporre alla falsa uguaglianza professata dagli apologeti
del gender, la bellezza della differenza e della complementarità dei
sessi. “La tanto decantata uguaglianza vuole in realtà sfociare
nell’indifferenziazione dei sessi. Questo egualitarismo cancella la
nozione fondamentale di complementarità, che è all’origine
dell’uomo. Gli ‘Abcd
della complementarità’ mirano a ristabilire la verità: un uomo è
un uomo, una donna è una donna”, si legge sul sito della Jre. E
ancora: “Su iniziativa del femminismo internazionale, e in
particolar modo americano, alla lotta di classe del Diciannovesimo
secolo si è aggiunta la lotta dei sessi. Questa guerra tra uomini e
donne è all’origine dello sfaldamento della famiglia, della
dispersione dei bambini, del loro abbandono alle istituzioni, e a
quella scolastica in particolare”. Gli “Abcd della
complementarità” rappresentano un contrattacco al tentativo dei
pedagoghi ministeriali di strappare i bambini al determinismo
familiare e alla negazione dei fondamenti naturali diffusa
furbescamente dagli “Abcd de l’égalité”, alla cui origine c’è
la Belkacem.
Colei che la scorsa settimana, su France 2, ha ribadito
che la “teoria del genere non esiste”, prima di aggiungere:
“Viviamo nell’epoca dei rumors”. Quest’estate, sulla scia del
successo della Jre, Farida Belghoul ha
annunciato la fondazione del sindacato dei “genitori coraggiosi”,
Fapec (Fédération autonome des parents engagés et courageux),
tramite il quale confida di incitare padri e madri che condividono le
sue idee sulla scuola, a presentarsi alle elezioni dei rappresentanti
dei genitori previste per metà ottobre.
il
Quotidiano
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