di Luigi Grassia
Mangiare,
bere, dormire. E giocare. Di questo hanno bisogno i bambini per
crescere.
Un articolo di «Discover Magazine le più aggiornate conoscenze sul
gioco e la sua indispensabilità per
i piccoli umani.
Che
il gioco sia connaturato con i bambini è dimostrato nel più tragico
dei modi dall’esperienza dei lager. Roberto Benigni non si
che
i bambini in età prescolare usano un linguaggio più ricco nel
gioco, quando simulano situazioni e personaggi di fantasia, rispetto
a quel che fanno nella vita reale (4).
Il
gioco di simulazione è una forma di allenamento anche per molte
attività specifiche: K. Anders Ericsson della Florida State
University ha calcolato che servano in media 10 mila ore di pratica
ludica, o almeno non professionale, prima di arrivare all’eccellenza
in campi disparati come la pallavolo, il violino o gli scacchi (5).
Ma 10 mila ore sono tante o sono poche? Se nel calderone dei
giochi
si includono i videogame, risulta che un ragazzo medio raggiunge la
quota di 10 mila ore a 21 anni (6). E senza dubbio questo aiuta i
giovani ad affacciarsi alla vita lavorativa, avendo già acquisito
una bella dimestichezza con i mezzi elettronici. Ma ci sono benefici
anche per gli anziani: una ricerca della University of California di
San Francisco su «Nature» mostra i miglioramenti nella
memoria ottenuti da «cavie» umane di 79 anni che usano videogiochi
(7).
Il
gioco, poi, è alla base di molte scoperte scientifiche, forse di
tutte: lo stesso Albert Einstein raccontava che il punto di partenza
della sua teoria della Relatività (la prima versione, quella
definita ristretta o speciale) era stato immaginare per gioco come
sarebbe stato inseguire un raggio
di luce (8). E la psicologa Alison Gopnik dice che «tutti i bambini
fanno giochi scientifici. Quando si trovano alle prese con un nuovo
giocattolo, elaborano istintivamente modelli probabilistici su come
funziona» (9).
Il
decimo punto è ripreso dal «Journal of Comparative Psychology»:
una ricerca sui mammiferi mostra che più grande è il cervello di
una specie animale e maggiore è la tendenza dei cuccioli a giocare
(10) oppure, osservando le cose dal punto di vista opposto, più un
cucciolo gioca e più grande
sarà il cervello della sua specie da adulto.
Osservazione
per i lettori: dimostrate la vostra intelligenza evitando di
interpretare questa esaltazione del gioco con un peana del gioco
d’azzardo.
Nessun commento:
Posta un commento