di Roberto Vitali
Benedetta ha avuto fretta di
nascere e il papà si è dovuto trasformare in ostetrico. È successo all’alba di
ieri mattina nella camera da letto di una coppia che risiede in una villetta a
schiera a Scanzorosciate, in via monsignor Rossi.
Lui, Antonio Colleoni, 39
anni, responsabile commerciale alla Brembo, lei, Elena Baronchelli, 38 anni,
bancaria.
«Era già una notte insonne –
racconta Antonio – perché la nostra primogenita, Caterina, due anni nel
prossimo settembre, continuava a lamentarsi per la febbre. Verso le 5,30 Elena
incomincia ad avere le prime contrazioni, che si fanno sempre più insistenti. Telefono
ai miei genitori, che abitano a Bergamo, e arrivano in pochi minuti. Intanto le
contrazioni continuano e si fanno sempre più dolorose. Ero ormai pronto e
deciso ad andare in auto agli Ospedali Riuniti ma non c’è stato il tempo. Ho
chiamato il 118 perché ormai il parto stava per cominciare. Aiutato da mia
mamma ho dovuto fare l’ostetrico. Per fortuna è stato un perfetto parto
naturale, non dico facile, perché Elena è stata bravissima, ma comunque è
andato tutto bene e quando sono arrivate ben due ambulanze Benedetta era già
nata e appoggiata al petto della mamma».
I medici intervenuti si sono
subito accertati delle condizioni della donna e della neonata. Visto che tutto
era filato liscio, dopo i primi soccorsi hanno caricato mamma e figlia in
ambulanza verso gli Ospedali Riuniti di Bergamo. Qui la donna e la bambina sono
state immediatamente portate in sala parto, dove le ostetriche hanno provveduto
a tagliare il cordone ombelicale e a lavare la neonata. Benedetta è stata anche
pesata: 3 chili e 540 grammi. «Ero stata all’ospedale martedì mattina per il
consueto monitoraggio – ricorda mamma Elena – e mi hanno detto di ritornare il giorno
dopo perché non c’erano ancora gli estremi per trattenermi in ostetricia. Avevo
l’appuntamento alle 13, ma Benedetta aveva fretta ed è nata alle 6 e un quarto.
Tutto bene, comunque, grazie al cielo. Ho subito incominciato anche ad
allattarla». Risolto anche il dubbio burocratico: Benedetta è nata a
Scanzorosciate
o a Bergamo? Alla fine il responso delle ostetriche: è nata a Bergamo perché a
Bergamo è stato tagliato il cordone ombelicale. Elena e la sua secondogenita dovrebbero
lasciare l’ospedale già domani, dopo alcuni esami di prassi, essendo la bambina
nata in ambiente non sterile.
L’Eco di Bergamo, 28 giugno
2012, pag. 29
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