Una
ricerca quantifica il ruolo delle abitudini buone rispetto alla
probabilità di avere una gravidanza senza intoppi
di Emanuela Di Pasqua
Qual
è il segreto di quelle donne che arrivano al parto senza alcun
problema, se non le gambe un po’ gonfie? Se lo sono chiesti i
ricercatori britannici in uno studio pubblicato sulBusiness
Medical Journal che
per una volta guarda ai fattori positivi di una gravidanza salutare
anziché ai fattori di rischio e che prende in considerazione
esclusivamente
le donne primipare.
CONSIGLI
UTILI E SCONTATI - Mangiare frutta, non fumare, avere un
lavoro sicuro e una pressione bassa e mantenere sotto controllo il
peso: questi sono gli ingredienti chiave per una dolce attesa senza
complicazioni. Ma la notizia non sta tanto nella ricetta, per altro
abbastanza prevedibile, quanto nell’aver quantificato il ruolo di
ognuno di questi ingredienti necessari a una gestazione tranquilla e
nell’aver individuato il numero di donne che vanta una gravidanza
senza problemi.
PUNTARE
SUI FATTORI BUONI - Gli scienziati hanno studiato un
campione di 5.628 donne alla prima gravidanza, reclutando il campione
dallo Screening for Pregnancy Endpoints tra il 2004 e il 2008 (3.196
dall’Australia e dalla Nuova Zelanda e 2.432 dalla Gran Bretagna e
dall’Irlanda) e confermando che anche le abitudini di vita
precedenti al concepimento sono fondamentali e soprattutto che è
necessario enfatizzare il link tra buone abitudini e gravidanza sana
anziché rovesciare il discorso come d’abitudine, parlando solo
delle cattive abitudini.
LE
VERE NOTIZIE - La prima informazione che emerge dallo studio
riguarda il fatto che tra le donne britanniche il tasso di gravidanze
senza complicazioni è risultato più basso (58 per cento) rispetto a
quello delle donne australiane (63 per cento) e che in generale
esiste un’alta percentuale di complicazioni nella gestazione. I
criteri per definire una gravidanza senza intoppi sono l’assenza di
alcuni fenomeni tipici, elencati nel dettaglio dagli studiosi. Prima
causa di problemi è la gestosi ipertensiva, che riguarda l’8 per
cento delle future mamme, mentre la seconda è la cosiddetta
preeclampsia, che è a sua volta una forma di gestosi in cui si
registra un aumento improvviso della pressione sanguigna associato a
proteinuria (una concentrazione anomala di proteine nelle urine) ed
edema. Tra i neonati invece le principali conseguenze delle
complicazioni citate rimangono il sottopeso del bambino in seguito a
gestosi (nel 5 per cento dei casi) e la gravidanza pre-termine (nel 4
per cento dei casi). In tutti questi casi sono stati segnalati nella
maggior parte delle situazioni prese in esame una crescita ponderale
eccessiva da parte della futura madre, una pressione sanguigna
elevata e un uso di sostanze stupefacenti o di alcol, soprattutto nel
primo trimestre della gravidanza.
QUANTIFICARE
- A questo punto gli autori spiegano anche l’impatto preciso di
alcuni fattori di rischio nella qualità della gestazione. Per
esempio una diminuzione di 5 mm Hg nella pressione sistolica materna
si traduce in un aumento del 3 per cento delle possibilità di avere
una gestazione tranquilla. Come ha sottolineato con convinzione il
professor Knight, del Nuffield Department of Public Health, la
priorità nel sensibilizzare le madri sulla gravidanza va data alla
normalità, piuttosto che all’anormalità, e diventa fondamentale
far capire come un moderato consumo di sale, l’eliminazione di
alcol e sigarette e in generale l’introduzione di uno stile di vita
sano si traducano in una dolce attesa serena. Ma anche la mente, come
sempre, esercita un ruolo cruciale e va segnalato che tra i segreti
di una buona gravidanza c’è anche un impiego sicuro, con tutta la
tranquillità psicologica e pratica che regala a una futura mamma.
Corriere Della Sera, 28
novembre 2013
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