La tosse: aereosol e altri rimedi
di
Maria Enrica Battinelli
La
tosse è un meccanismo protettivo, con cui l’organismo cerca di
liberare la trachea o i bronchi dalla presenza di sostanze che
tendono a ostruirli (catarro, cibo che va per trasverso) o a
irritarli (come il fumo). Nelle vie aeree sono presenti i recettori
dello stimolo della tosse, che vengono attivati dalle sostanze
irritanti e fanno partire il riflesso della tosse, che è
l’emissione, brusca e sonora, di aria attraverso le vie
respiratorie e la
bocca. Come riconoscere i vari tipi di tosse?
bocca. Come riconoscere i vari tipi di tosse?
La
tosse non è una malattia, ma un sintomo dovuto a molte cause diverse
e quindi quello che si deve cercare di capire in presenza di tosse è
la causa del disturbo.
Se
ci sono altri sintomi presenti (febbre, congestione, presenza di
catarro, particolari rumori all'ascoltazione
del torace) e possibile sospettare una
malattia infettiva delle vie respiratorie (influenza,
raffreddore, bronchite acuta, polmonite) o
un fenomeno allergico (asma).
La tosse può essere di diverso genere e sapere di che tipo e può essere utile per indirizzarci verso la malattia più probabile.
La tosse può essere: secca, stizzosa, senza catarro in caso
di un infezione
virale iniziale,
fumo o allergia; catarrale (fase che di solito segue quella
stizzosa); abbaiante (tosse da foca o da cagnolino) in caso di
laringite;
con fischio o sibilo in caso di asma;
convulsa (tosse violenta con accessi) in caso di pertosse.
Se la tosse di tipo secco o catarrale si accompagna a muco giallo o
verdastro e dura da più di due settimane, occorre sospettare una
sinusite.
Nei
bambini piccoli, soprattutto quelli che frequentano i nidi o le
scuole materne, particolarmente nei primi anni, la tosse catarrale,
nei mesi invernali, è la risposta alle prime infezioni virali
(ricordiamoci che esistono più di 70 virus che causano il
raffreddore e che l’immunità a questi infezioni non è
permanente). Se il bambino è vispo, gioca, mangia e riposa
regolarmente, anche se tossisce di notte, non bisogna preoccuparsi.
Come
gestire la tosse nel bambino? La tosse e un sintomo che infastidisce
il bambino (non lo fa dormire, a volte gli provoca il vomito) e che
preoccupa i genitori, ma in realtà e un meccanismo generalmente
utile per eliminare
il catarro.
Il catarro (o muco) e una sostanza vischiosa prodotta da alcune
ghiandole che si trovano nelle vie respiratorie, che e utile
perché lubrifica le vie respiratorie, ingloba virus, batteri,
sostanze irritanti e inquinanti facilitandone l'eliminazione
da parte di cellule, come i globuli bianchi.
Quindi
il
catarro anche
se può essere fastidioso, non va mai represso, ma va reso fluido per
favorire l'eliminazione
con i colpi di tosse. Talvolta il bambino vomita sotto il colpo di
tosse e nel vomito si può vedere anche del muco. Non ci si deve
allarmare, in quanto il bambino ha eliminato in questo modo il
catarro che si prodotto. A volte si può osservare che il muco
viene eliminato anche con le feci.
L'aerosol e utile? l' importante
aiutare il bambino facilitando l'espulsione
del catarro, per esempio rendendolo più fluido. L'acqua e il più importante mezzo per fluidificare il muco e quindi in caso
di tosse e consigliabile far
bere molti liquidi meglio se caldi (per
esempio tisane o latte dolcificati), fare i lavaggi
nasali con fisiologica e
fare aerosol con acqua fisiologica. Il miele,
somministrato a cucchiaini, dopo il primo anno di età specie prima
di andare a dormire, possiede un azione calmante.
È
importante anche umidificare l’ambiente (umidità giusta è
40-60%), senza aggiunta di sostanze balsamiche che talora sono
irritanti. L’umidificazione ambientale è particolarmente utile in
caso di tosse abbaiante: l’ambiente saturo di vapore (per esempio
il bagno con tutti i rubinetti dell’acqua calda aperti al massimo)
assicura l’idratazione ottimale delle vie respiratorie.
Se
il bambino o i genitori sono allergici alle muffe
(acari),
e meglio non umidificare l'ambiente per non favorire la
proliferazione degli acari. l'importante aerare bene gli ambienti:
l'aria di casa deve essere sempre rinnovata. Eliminare
l'esposizione al fumo e assolutamente
una regola basilare. In caso di tosse, potrebbe essere necessario
sospendere le attività sportive, in particolare all'aperto:
l'aria
fresca inalata rapidamente potrebbe scatenare l'accesso
di tosse.
Quando
e il caso di dare gli antibiotici? Per quanto riguarda i farmaci che
sciolgono il catarro (mucolitici)
comunemente in commercio, la loro efficacia non e dimostrata, anzi
una recente nota del Ministero della Salute ne sconsiglia solo sotto
i due anni di et e. Altri farmaci agiscono sul centro della tosse a
livello centrale (prodotti che contengono codeina) e sono
assolutamente sconsigliati nei bambini. Solo se la tosse e molto
disturbante (tosse notturna che impedisce il sonno del bambino),
può essere usato al bisogno un sedativo della tosse non di tipo
centrale, sempre su indicazione del pediatra.
Normalmente
la tosse catarrale si risolve in una decina di giorni. In alcuni casi
però il catarro potrebbe depositarsi nell’orecchio e nei bronchi,
dando origine a un’otite o una bronchite. In questi casi è utile
una visita del pediatra, per valutare se è necessario iniziare una
terapia antibiotica.
Quando
è il caso di far visitare urgentemente il bambino? È necessaria una
visita urgente del pediatra in caso di tosse che si accompagna a una
respirazione difficoltosa e se il bambino appare sofferente,
se il bambino è piccolo e non riesce ad alimentarsi, se le labbra
diventano bluastre durante l’accesso di tosse o c’è una febbre
alta da qualche giorno.
Corriere
della Sera
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