Bonus bebè, istruzioni per l’uso

Modalità operative per la restituzione

di Celeste Vivenzi

  Il bonus bebè è stato introdotto dalla legge finanziaria del 2006 e prevedeva una sorta di premio per le famiglie per ogni figlio nato o adottato nel 2005 o per ogni secondo o ulteriore figlio nato o adottato nel 2006. Ulteriore requisito previsto per la famiglia era quello di non percepire un reddito superiore ai 50 mila euro. A titolo informativo si rammenta che l’importo del bonus spettante per ogni figlio era di mille euro.
  Lo sviluppo della vicenda
Molte famiglie, ancora nel mese di luglio 2011, hanno ricevuto da parte del ministero delle finanze una lettera di contestazione per indebita spettanza del bonus con invito alla restituzione entro 30 giorni.
  Nella vicenda si sono in seguito inserite le Associazioni dei Consumatori con lo scopo di difendere le ottomila famiglie passibili di reato penale che, secondo l’amministrazione finanziaria, hanno prodotto una falsa autocertificazione del reddito.
  Come elemento a favore delle famiglie vi è da segnalare che le disposizioni relative alla compilazione
dell’autocertificazione non erano molto chiare e che quindi potevano dare origine a diverse interpretazioni.

Cosa ha previsto la manovra di Ferragosto

La manovra ha stabilito la possibilità di restituzione del bonus bebè entro tre mesi dall’entrata in vigore delle manovra-bis ( quindi dal 17 settembre 2011), senza l’applicazione di sanzioni amministrative e penali.
  Infine, in caso di possibile procedimento penale già attivato, viene ribadito che la restituzione del Bonus cancella in maniera automatica la procedura.

Italia Oggi, 7 ottobre 2011, pag.35

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