Non occorre una terapia per far scendere la temperatura se il bambino non è sofferente e gioca tranquillo
di
Roberta villa
LE
NUOVE LINEE GUIDA - Tutto questo è ribadito anche dalle nuove
Linee guida del NICE, il National Institute for Health and Care
Excellence britannico: «I due farmaci antipiretici autorizzati
nei bambini sotto i sei anni, paracetamolo e ibuprofene, vanno usati
per contrastare il malessere del bambino, e soltanto finché il
malessere dura». Il rischio, altrimenti, è di fare più male che
bene. «Anche attenendosi alle dosi consigliate è possibile superare
nel corso della giornata la soglia di tossicità» mette in guardia
Antonio Clavenna, farmacologo presso il Laboratorio per la salute
materno infantile dell'Istituto Mario Negri di Milano. «Oppure, è
possibile danneggiare il fegato se si prosegue con le dosi massime
consentite per parecchi giorni — aggiunge Tozzi —. Le indicazioni
del foglietto illustrativo che raccomandano un intervallo di 4-6 ore
per il paracetamolo e di 6-8 ore per l'ibuprofene non vanno intese
nel senso che dopo questo tempo si deve ridare il farmaco, ma solo
che lo si può fare se il bambino è di nuovo sofferente».
Viceversa, se il disagio non migliora dopo aver dato uno dei due
medicinali, o torna prima che sia trascorso il tempo necessario per
una seconda dose, gli esperti inglesi per la prima volta ammettono
che si può provare a utilizzare l'altro. «Ma occorre farlo con
cautela, — sottolinea Clavenna — perché in passato sono stati
segnalati danni renali». «Inoltre questa alternanza espone al
rischio di errori», dice Picca, che raccomanda di non dare comunque
mai i due medicinali insieme. «Mai inoltre accorciare il tempo tra
le due somministrazioni di uno stesso farmaco — consiglia il
farmacologo — perché in questo modo, anche se la dose quotidiana
totale resta nella norma, si possono raggiungere picchi di
concentrazioni pericolose».
INTOSSICAZIONE
- La segnalazione di alcuni casi di intossicazione da
paracetamolo ha spinto qualche anno fa l'Agenzia italiana del farmaco
a modificare il foglietto illustrativo, che ora fa riferimento sia
all'età sia al peso del bambino. «Nel caso in cui vi sia
discordanza, quel che conta è il peso» chiarisce il farmacologo
Clavenna. «Perché la dose effettiva assorbita sia quella prevista è
preferibile dare questi medicinali per bocca — aggiunge la pediatra
Marina Picca — riservando le supposte ai casi in cui il vomito
impedisce la somministrazione orale». I due farmaci se usati bene
sono molto sicuri, sebbene la Food and Drug Administration americana
abbia segnalato rarissime, ma gravi, reazioni cutanee da
paracetamolo, mentre l'ibuprofen può provocare qualche disturbo
gastrico, come tutti gli antinfiammatori.
Corriere
della Sera, 27 settembre 2013 pagg
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