Anomalie anche di altri
organi
Quei piccoli cuori
danneggiati dal Dna
di Maria Paola Salmi
Aidel
22, l’associazione nata per occuparsi a tempo pieno dei bambini affetti
dalla Sindrome da delezione del cromosoma 22 e delle loro famiglie, festeggia
il compleanno. Dieci anni pieni zeppi di cose buone, a cominciare dai quasi 400
volontari impegnati nella sede nazionale a Roma e nelle 16 regionali per quasi
43 mila ore l’anno spese tra assistenza, raccolta fondi per la ricerca,
informazione e comunicazione, collaborazioni con le più importanti associazioni
e federazioni nazionali (UNIAMO, Telethon, Europlan, ISS, VCFS) e
internazionali.
Identificati i sintomi negli anni Sessanta,
ci sono voluti oltre trent’anni per capire che si trattava di una malattia genetica.
«Causata dalla mancanza (delezione) sul braccio lungo del cromosoma 22 di un
pezzetto di Dna contenente 40 geni – afferma il cardiologo pediatra Bruno
Marino, direttore del Dipartimento attività integrata pediatrica all’Università
Sapienza di Roma – più che con una malattia abbiamo a che fare con una grave
sindrome caratterizzata da un insieme di sintomi e problemi. Il cuore è
l’organo più frequentemente colpito (75% dei casi) con la cosiddetta
“malformazione degli efflussi” che, appena diagnosticata, deve essere subito
trattata. Di solito, le paratiroidi sono assenti o ipofunzionanti con
conseguente ipocalcemia responsabile di crisi convulsive. Anche il timo è
mancante e questo predispone a frequenti infezioni, sono presenti infine
precise caratteristiche del volto, disturbi neuropsichiatrici e anomalie
otorinolaringee. La diagnosi prenatale è possibile con l’ecocardiografia fetale
seguita dall’esame dei villi coriali o dall’amniocentesi».
Un pianeta di solidarietà e
professionalità quello di Aidel22 che ha contribuito a migliorare la conoscenza
di
questa malattia genetica rara, la qualità di vita dei giovani pazienti e continua a produrre servizi e progetti. «Il nostro, e quello dei medici che si occupano della sindrome “del22” è un lavoro complesso, multidisciplinare, che richiede tanta competenza e tantissima informazione da implementare costantemente», racconta la dottoressa Cafiero, fondatrice e guida dell’associazione, che tra i più recenti progetti ricorda due volumi: “Il libro per i bambini del22”, dedicato ai piccoli pazienti, e “I perché del Signor 22-La fantastica storia del Signor 22”, libro multimediale rivolto ai ragazzi tra i 10 e i 14 anni che verrà presentato il prossimo 24 maggio al “Bambino Gesù” di Roma.
questa malattia genetica rara, la qualità di vita dei giovani pazienti e continua a produrre servizi e progetti. «Il nostro, e quello dei medici che si occupano della sindrome “del22” è un lavoro complesso, multidisciplinare, che richiede tanta competenza e tantissima informazione da implementare costantemente», racconta la dottoressa Cafiero, fondatrice e guida dell’associazione, che tra i più recenti progetti ricorda due volumi: “Il libro per i bambini del22”, dedicato ai piccoli pazienti, e “I perché del Signor 22-La fantastica storia del Signor 22”, libro multimediale rivolto ai ragazzi tra i 10 e i 14 anni che verrà presentato il prossimo 24 maggio al “Bambino Gesù” di Roma.
La
scheda
I Dati
Colpisce 1 su 4.000 nati
vivi. Nell’8-28% dei casi la mutazione è ereditata, verificatasi ex novo nei
restanti casi
I Test
La delezione 22q11 viene
individuata con l’analisi citogenetica o con sofisticate tecniche molecolari
Linee
guida
I controlli medici da fare
sono stati di recente ridefiniti da International 22q11.2 Deletion Syndrome
Consortium
Su
internet
Il sito di AIdel22 ospiterà
a breve uno spazio dedicato a “l’esperto risponde” Le sue pagine consultate
ogni giorno sono mille
La Repubblica, 22
gennaio2013, pag, 30
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