Storie di re Artù e dei suoi cavalieri


Franco Cardini 
Storie di re Artù e dei suoi cavalieri
Gallucci Editore, pagg. 120, Euro 16,50



  IL LIBRO – Le imprese di Excalibur, l'amore impossibile tra Lancillotto e Ginevra, i prodigi di Merlino e le avventure che hanno reso immortale il ciclo arturiano qui riuniti per la prima volta in un racconto travolgente, curato da uno storico di grande esperienza con rispetto per le fonti letterarie originali.
  Franco Cardini ci accompagna nel mondo lontano e perduto della cavalleria, dove i dettagli storici si intrecciano con il mito e la fantasia prende la forma delle preziose illustrazioni di Cecco Mariniello.
  Due grandi autori per la storia che da secoli non smette di affascinare i lettori, finalmente in una versione completamente nuova, unica per cura, bellezza e forza.

"Tanto tempo fa, oppure ieri, in un villaggio del regno di Logres nella Grande Bretagna...”

  UN BRANO – Un giorno, mentre Artù percorreva le lande del suo regno in compagnia di due fidi cavalieri e di Merlino, fu attaccato da alcuni nemici. Ormai, dopo l’invasione dei Sassoni, il regno non era più sicuro come un tempo. Grazie al suo valore e alle meravigliose Excalibur, Artù riuscì a trionfare. Stremato e sporco di sangue giunse a Carmelide, nel palazzo di re di nome Leodagan, e si risolse a chiedergli  ospitalità. Fu accolto con ogni onore dal re, che tuttavia non lo aveva riconosciuto. Stessa accoglienza riservò a lui e ai suoi compagni la figlia di Leodagan, Ginevra, che si occupò personalmente dei nobili cavalieri lavando loro il volto e asciugandoli. Ginevra era la  donna più bella che Artù avesse mai visto e la sua gentilezza era senza pari. Leodagan, che aveva notato gli sguardi teneri tra i due, si augurava che un giorno un giovane così nobile nei tratti e nei modi chiedesse la
mano di sua figlia. Nonostante ella fosse già in età da marito, le distruzione e le guerre avevano sino a quel momento impedito di trovare un pretendente che fosse degno di lei. Artù lascio Carmelide senza pronunciarsi: ma portò con sé ben impresso il ricordo della bella Ginevra.
   
  Il giovane re non resistesse a lungo lontano dalla fanciulla. Presto fece ritorno, in compagnia di Merlino, al castello del Re Leodagan. Questi fu ben lieto di rivederlo, soprattutto allorché ebbe compreso le ragioni della visita. Mandò dunque i valletti a chiamare Ginevra, poi fece convocare i suoi cavalieri nel salone delle feste. Qui Artù chiese in sposa Ginevra a Leodagan. Il re accettò e pose la mano della figlia in quella del misterioso cavaliere. Solo dopo il fidanzamento e la promessa delle nozze Merlino parlò: “Sire, dinanzi ai vostri occhi si trova Artù, re della Grande Bretagna, è lui che avete appena promesso in sposa vostra figlia”.     
  
  INDICE DEL VOLUME –  Parte I – La leggenda di re Artù – Merlino – Il regno di Uter Pendragon – Il giovane Artù – Artù e Ginevra – La Tavola Rotonda – La storia di Merlino – Parte II – Le imprese di Lancillotto Un nuovo cavaliere – Il torneo di Nohant – La Dolorosa Guardia – La battaglia di Galore – Lancillotto e Ginevra – Il cavaliere della carretta – parte III – Il destino della Tavola Rotonda – Il tradimento – La fuga di Lancillotto e Ginevra – L’assedio della Gioiosa Guardia – Fratello contro fratello – La battaglia di Salisbury – Epilogo – La fine della cavalleria -

L’AUTORE - Franco Cardini (Firenze, 1940), docente universitario di storia medievale. I suoi saggi storici, alcuni dei quali pensati espressamente per i ragazzi, hanno incontrato il favore dei lettori soprattutto grazie alla loro capacità di rievocare in maniera realistica e vivace la società e i costumi del Medioevo.
Cecco Mariniello è nato a Siena nel 1950. Una volta, da bambino, tentò di affrescare con gli acquarelli le pareti della sua cameretta. Pensava, però, che da grande avrebbe fatto l'esploratore (o il dottore, come il babbo). Invece, quando è arrivato il momento, è diventato un rivoluzionario di professione. Ma la rivoluzione è stata rimandata a chissà quando e Cecco si è reso conto di non aver imparato nessun mestiere. È così che finalmente ha scoperto di essere un artista. Da allora ha dedicato ogni suo istante all'arte del disegno e del colore, soprattutto come illustratore di storie e poesie.

 Cecco Mariniello è illustratore da circa trent'anni. Ha collaborato con la stampa quotidiana e periodica sia in Italia che in Francia ( Le Monde, La Stampa, La Repubblica) ed è uno dei più conosciuti illustratori italiani di libri per ragazzi. Ha lavorato, realizzando non di rado anche testi, con quasi tutti gli editori italiani che hanno collane dedicate all'infanzia e con diversi anche all'estero (Inghilterrra, Francia, Stati Uniti e Taiwan). Ha ottenuto vari premi e riconoscimenti e le sue opere sono state selezionate per numerose manifestazioni e mostre sia in Italia che all'estero.
Ogni volta che puó e sempre piú spesso, dipinge ad olio su tela ed acquerello su carta. Le sue opere sono state esposte presso la Galleria "Materia Crea" di Greve in Chianti nel 2002, presso "Nuages" di Milano nel 2004, presso "Mulerie" a Montréal nel 2005 e Presso la Libreria Babele di Firenze nel 2006.

1 commento:

  1. Mi piacciono i liri, ho sempre adorato leggere. Cercherò di trasmetterlo alle mie bimbe, ora hanno solo 4 anni. Grazie!

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