Una «Bussola» per i genitori
Non solo le femmine, ma
anche i maschi, al meno apparentemente, tendono a svilupparsi sempre più
presto. Quanto c’è di vero in questo fenomeno e quali sono le possibili cause
di Cristina Marrone
Il mondo cambia in fretta, e i nostri bambini
e ragazzi anche. I per stimolati da web e tv li vediamo già a due anni maneggiare
con una scioltezza che non smette mai di sorprenderci i Pad e ogni sorta di
diavoleria elettronica. E noi, intanto, annaspiamo, scrutando profili Facebook e
Twitter dei nostri figli più grandicelli, che ci sfidano e che crescono,
secondo noi, troppo alla svelta, non solo intellettualmente, ma anche
fisicamente. Rispetto a quello che accadeva alla fine degli anni Sessanta anche
i maschi manifestano i primi segni di maturazione sessuale fino a due anni
prima, come già da tempo sta succedendo alle bambine. E il fenomeno è
universale, l’Italia non si sottrae a questa tendenza. Che cosa sostiene questo
fenomeno? Genetica, alimentazione migliore rispetto al passato, ma anche inquinamento
ed esposizione a sostanze chimiche: sono diversi i fattori chiamati in causa.
E non
bastasse questa rapidità che ci disorienta, si aggiunge un altro elemento
potenzialmente angosciante: il vortice ansiogeno che ci risucchia quando anche
noi (i genitori) cerchiamo risposte velocissime — tutte e subito — ai problemi
che i nostri figli ci presentano, non importa che riguardino la scuola, la
crescita, le relazioni, e soprattutto la loro salute.
Ed ecco allora che finiamo, inevitabilmente,
nelle maglie della «rete», sperando, talvolta pretendendo, che sia lei a darci
le soluzioni che cerchiamo e speriamo, e che ce le dia anche in fretta. E così
succede che su Google si digitino le lettere che compongono l’angoscia di
turno, con il risultato, paradossale, di vedersi non di rado restituita una
sequenza di risposte che, invece di rassicurarci, moltiplicano i nostri dubbi e
alimentano le nostre insicurezze. Se poi si tratta di salute l’esponente dell’angoscia
aumenta, e la salute su Internet non è diversa dal
resto: chiunque può scrivere
qualsiasi cosa. Per questo, per provare ad aiutare i genitori a trovare una
«bussola» fra le moltissime proposte sul web, con umiltà, e non poco timore,
abbiamo deciso di creare su Corriere.it una sezione dedicata alla pediatria,
affidandoci all’esperienza di prestigiosi specialisti che hanno accettato di
accompagnarci in questa avventura, e portando con noi la tradizione e
l’esperienza che sostengono da più di 20 anni Corriere Salute. Speriamo che
questa iniziativa possa essere utile. Grazie se vorrete seguirci e grazie se ci
vorrete correggere quando e dove sbaglieremo.
INCONTRO AL CORRIERE DELLA SERA
Domani,
alle ore 18, al Corriere della Sera si svolgerà un dibattito aperto al pubblico
su rischi e opportunità per i genitori che cercano in rete informazioni e
consigli per la salute dei loro bambini. Nell’occasione sarà anche presentato
il nuovo «canale pediatria» di Corriere.it. L’ingresso è libero, ma è necessaria
la prenotazione, telefonando allo 02-20.40.03.32, oppure scrivendo a Incontricorrieresalute@rcs.it
Corriere della Sera, 25
Novembre 2012, pag,45
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