Pericolo radiazioni proteggete i bambini

Una ricerca inglese (Lancet) su quasi 180 mila ragazzi indica rischi triplicati di tumore al cervello e leucemie. Domani a Roma convegno su tecnologie e sanità

di Maria Paola Salmi

  Le persone che nell’infanzia sono state sottoposte a una o più Tac rischiano di veder triplicato il rischio di sviluppare neoplasie. È la conclusione di uno studio internazionale pubblicato di recente su Lancet. I ricercatori della Newcastle University e del National Cancer Institute hanno monitorato - fino al 2008 - 178.000 bambini e ragazzi sotto i 22 anni di età sottoposti tra il 1985 e il 2002 a Tac e li hanno confrontati con una popolazione che non l’aveva mai fatta. Il risultato è che il rischio di sviluppare un tumore al cervello da adulto è triplicato nei bambini esposti per due o tre volte alle radiazioni ionizzanti della Tac e triplicato il rischio di leucemia per 5-10 scansioni Tac. «Lo studio dice che bisogna fare la Tac proprio quando è in grado di cambiare la diagnosi o la strategia terapeutica - spiega Rino Agostiniani, consigliere nazionale Sip e pediatra ecografista all’ospedale Ceppo di Pistoia - le radiazioni ionizzanti sono sempre pericolose e la Tac è l’esame che più di ogni
altro espone a dosi massicce». In Italia si fanno oltre 6 milioni di Tac l’anno, in crescita la richiesta sui bambini, complici i genitori convinti che si tratti di un esame “semplice”. «Per un bambino o un ragazzo, eccetto per importanti traumi e patologie craniche o cardiache - conclude Agostiniani - vanno privilegiate indagini come la risonanza magnetica (cranio) e l’ecografia (addome, articolazioni)».

la Repubblica, 19 giugno 2012, pag, 32

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