Voucher babysitter alle madri, paternità obbligatoria di
3 giorni e fondo per chi è senza la Cig
di Giovanni Stringa
Neomamme, dimissioni in bianco, fondo di
solidarietà, lavoratori anziani, neopapà in congedo e «voucher babysitter» sono
alcuni dei capitoli della riforma Fornero. Ecco i punti principali in questo
senso.
1) Sono
possibili accordi per i cosiddetti esodi dei lavoratori anziani, vale a dire
quelli che raggiungono la pensione nei quattro anni successivi al
licenziamento. La loro tutela dovrebbe concretizzarsi in un’indennità in attesa
dell’accesso alla pensione, con costi a carico dei datori di lavoro.
2) Per
le aziende non coperte dalla cassa integrazione straordinaria arriva un fondo di
solidarietà. La contribuzione dovrà essere a carico del datore di lavoro (nella
misura dei due terzi) e per il restante terzo a carico del lavoratore.
3) E’
prevista una «procedura snella con cui si condiziona sospensivamente
l’efficacia delle dimissioni alla convalida da parte del lavoratore», secondo
criteri definiti con decreto ministeriale: è questo uno dei punti della norma
sulle dimissioni in bianco illustrati dal ministro del Welfare Elsa Fornero. La
riforma estende da 1 a 3 anni di vita del bambino il periodo entro il quale le
dimissioni della lavoratrice o del lavoratore devono essere convalidate dal
servizio ispettivo del ministero del Lavoro per poter acquisire efficacia.
Restano inalterati invece il periodo coperto dal divieto di licenziamento e il
periodo (1 anno dalla nascita del bambino) entro il quale le dimissioni danno
luogo alla spettanza delle indennità previste in caso di licenziamento.
4)
Viene
introdotto il congedo di paternità obbligatorio (tre giorni) e si approva il
regolamento che disciplina le quote rosa nelle società controllate dalla
pubblica amministrazione. L’obbligatorietà del congedo di paternità verrà
introdotta in via sperimentale. «Non abbiamo un grande spazio di bilancio e
quindi dobbiamo operare con le poche risorse del Fondo dell’occupazione al
ministero», ha detto Fornero.
5) Arrivano
i voucher per le babysitter: le neo mamme avranno il diritto di chiedere la
corresponsione di questi «buoni» dalla fine della maternità obbligatoria e per
gli 11 mesi successivi. Li darà l’Inps.
6) Formazione
continua dei lavoratori, riqualificazione dei lavoratori espulsi,
qualificazione professionale dei giovani che entrano nel mercato del lavoro:
sono alcune delle «politiche attive» previste dalla riforma,
7) che
qui punta ad aiutare i soggetti deboli, contrastando poi gli abusi nell’uso del
sussidio di disoccupazione. I «target» delle politiche attive e dei servizi per
l’impiego sono i più giovani, i lavoratori già inseriti o sospesi in via
temporanea, i lavoratori espulsi o da ricollocare, i soggetti con caratteristiche
di difficile occupabilità e gli inattivi.
8) Il
datore di lavoro all’atto del licenziamento dovrà versare all’Inps mezza
mensilità ogni 12 mensilità di anzianità aziendale degli ultimi tre anni (in
vigore dal 2013).
anni d’età Per i primi tre anni di vita dei
figli le eventuali dimissioni delle lavoratrici e dei lavoratori dovranno
essere convalidate dal servizio ispettivo del ministero del Lavoro.
Corriere
della Sera, 24 Marzo 2012, pag,
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