Maria Montessori. Una biografia

Paola Giovetti
Maria Montessori. Una biografia
Edizioni Mediterranee, pagg.160, Euro 14,50


  IL LIBRO – Maria Montessori (1870-1952) è conosciuta come educatrice di straordinaria originalità e innovazione, come colei che rivoluzionò le concezioni scolastiche del tempo e “liberò” i bambini, rivelandone le grandi e, fino a quel momento, in gran parte misconosciute, potenzialità.

A lei dobbiamo una nuova comprensione del bambino, un nuovo modo di intendere sia l’insegnamento che la formazione dei maestri. Il suo famoso Metodo è utilizzato in tutto il mondo, per altro più all’estero che in Italia, suo Paese natale, e trova echi e riflessi anche dove non è ufficialmente citato.

In questo libro vengono indagati e messi in luce aspetti finora non del tutto esplorati della vita e della personalità della grande pedagogista: le sue lotte per il femminismo e per il diritto della donna al voto, il complesso rapporto con Mussolini e il regime fascista, la pesante e certamente sofferta contraddizione personale che non consentì a lei, che dedicò tutta la vita ai bambini, di tenere presso di sé il figlio Mario nato da una libera relazione con un collega; il rapporto di Maria Montessori con la teosofia e la Società Teosofica, i quasi dieci anni trascorsi in India.

Un ritratto ampio e completo di una personalità complessa e portatrice di molte luci ma anche di qualche ombra, come ogni altro essere umano, quale è stata Maria Montessori: una donna che ha vissuto appieno la sua epoca, superandola e proiettandosi verso i tempi moderni.

  UN BRANO – “Per Maria Montessori l’occasione per mettere i pratica le proprie idee e sperimentare con i bambini normali i metodi educativi che avevano avuto tanto successo con i bambini ritardati arrivò alla fine del 1906, grazie a un’iniziativa nuova. L’ingegner Edoardo Talamo, direttore generale dell’Istituto Romano di Beni Stabili, la invitò a occuparsi dell’organizzazione di scuole infantili all’interno delle case stesse.

  L’iniziativa va  inquadrata nella Roma del tempo: divenuta Capitale d’Italia, Roma stava vivendo un periodo di ampliamento dovuto alle crescente industrializzazione e urbanizzazione. Di qui la necessità di costruire case popolari pulite e decorose, adatte a migliorare la condizione sociale della classe operaia alla quale erano destinate. Un problema non trascurabile era costituito dai bambini più piccoli, quelli non ancora in età scolare, che restavano abbandonati quando i genitori erano al lavoro e i fratellini maggiori a scuola, e che provocavano danni sporcando e mettere disordine. Senza contare i pericoli cui lasciati soli – potevano andare incontro.
  “La genialissima idea del Talamo era di raccogliere i piccoli figli degli inquilini del casamento, compresi tra le età di 3 e 7 anni, e di riunirli in una sala sotto la direzione d’una maestra, che coabitasse stesso”, scrive Maria Montessori ne Il Metodo.
   E aggiunge di non aver mai pensato fino quel momento di lavoro con bambine così piccoli: il suo desiderio sarebbe stato di sperimentare in una prima classe elementare i metodi messi a punto per i meno dotati: “Fu il puro caso che mi fece ballare alla mente questa nuova luce”, scrisse in seguito.
  Il progetto L’ingegner Talamo era veramente modernissimo per quei tempi: creare una scuola per bambini piccoli in ogni casa dell’Istituto Romano di Beni Stabili. Un progetto grandioso in quanto, scrive la Montessori, “essendo l’istituto di beni Stabili già proprietario di oltre quattrocento palazzi in Roma, l’opera si presentava con grandiosa possibilità di sviluppo. 
   Essendo Maria Montessori già molto nota nel campo dell’educazione, si pensò a lei come alla persona in grado di organizzare e controllare la nuova iniziativa che fu chiamata “Casa dei bambini”, nome ideato dalla signora Olga Lodi, comune amica di Talamo e della Montessori, Fondatrice e direttrice del quotidiano La Vita, che tante volte aveva ospitato nel suo giornale articoli sui  diritti della donna e sul suffragio femminile.”   

   INDICE DEL VOLUME – Premessa - Luogo di origine, famiglia, studi – Impegno femminista e prime attività professionali – Dalla medicina alla pedagogia - I precursori del Metodo – La nascita di Mario e le attività di Maria Montessori negli anni immediatamente successivi (1898-1900) – Il rapporto con la teosofia – Rottura con Giuseppe Montesano, padre di Mario. Nasce la nuova Maria Montessori – Le case dei bambini – La pubblicazione de Il Metodo – Dopo Il metodo – Finalmente insieme a Mario – In America – In Spagna – Il rapporto con Mussolini e il governo fascista – Maria Montessori con Mussolini e il Mahatma Gandhi - Maria Montessori e Benito Mussolini: la rottura – Una vita normale – In India – Di nuovo in Europa e di nuovo in India – Valore e significato dell’esperienza indiana – Gli ultimi anni e la morte - Maria Montessori – Conclusione – Bibliografia – Indice dei nomi  
  
L’AUTRICE - Paola Giovetti, giornalista e scrittrice specializzata nel campo dell'esoterismo e della spiritualità, con il suo "Maria Montessori - una biografia", edita dalla prestigiose Edizioni Mediterranee, ha realizzato un'opera agile e completa sull'educatrice italiana per eccellenza.
Maria Montessori (1870 - 1952) è stata, infatti, pioniera nell'educazione dei bambini - a cominciare da quelli disabili - e nel massimo sviluppo della loro creatività, psiche e spiritualità.
Paola Giovetti, oltre a raccontare la vita di Maria Montessori, dalla nascita sino alla sua sua attività professionale in campo medico e pedagogico, ci parla del fondamentale rapporto fra la Montessori e la Società Teosofica, istituzione spirituale fondata in India alla fine dell'800 da Madame Blavatsky e dal Colonnello Henry Olcott e di come questo rapporto abbia fortemente condizionato il suo metodo educativo. Metodo fondato sull'osservazione dei bambini e sullo sviluppo massimo della loro personalità, lontano da ogni tipo di autoritarismo o costrizione.
Paola Giovetti ci racconta infatti i dieci lunghi anni passati da Maria Montessori e dal figlio Mario in India, ospiti proprio dei teosofi e del loro Presidente George  S. Arundale e della moglie Rukmini Devi, allorquando furono costretti all'esilio dall'Italia fascista.
E nel libro un'ampia sezione è dedicata proprio a Mario Montessori, figlio che Maria ebbe da una relazione con il medico Giuseppe Montesano. Mario, infatti, fu praticamente il primo insegnante del "Metodo" Montessori in India, nonché Presidente dell'Associazione Montessori Internazionale finchè visse, ovvero sino al 1982.
Nella biografia scritta da Paloa Giovetti, si incrociano personalità quali il Mahatma Gandhi ed il poeta Rabrindanath Tagore, che furono fra i primi a sostenere - a livello internazionale - il "Metodo" educativo Montessori ed a ritenerlo il principale passo per un'educazione fondata sulla pace e la fratellanza universale fra gli individui.
Lontana da ogni dogmatismo, Maria Montessori, fu fervente femminista, teosofa pur rimanendo cristiana, ma si contrappose anche pubblicamente ai dogmi della Chiesa cattolica. E degno di nota è il rapporto che la Montessori ebbe con la Massoneria (di cui, peraltro, la Società Teosofica è parte integrante), in particolare quella statunitense, al punto che il suo primo discorso negli Stati Uniti d'America lo tenne presso il Tempio Massonico di Washington nel 1914.
Maria Montessori, fondatrice delle "Case dei Bambini" nel 1907, ci ha lasciato, dunque, un'eredità importante e che, purtroppo, è riconosciuta più all'estero che nella nostra Italia. E ci ha lasciato un'importantissima massima che anche Paola Giovetti rammenta: "Il bambino è il padre dell’uomo, perché ognuno di essi è in realtà il padre dell’adulto che sarà; il futuro ed il progresso dell’umanità non dipendono più dalla trasmissione del sapere e dei modelli comportamentali da parte dell’adulto ai bambini, diventano i bambini i veri protagonisti dell’evoluzione del progresso civile, i soggetti che a pieno titolo sono portatori del loro progetto di auto-educazione e rinnovamento sociale.
Questa capacità creativa è comune a tutti i figli dell’uomo, in qualsiasi parte della terra, in qualunque condizione sociale o culturale si trovino".

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