Cambia la strategia per prevenire il tumore della
cervice uterina. «I risultati iniziali dello studio Ntcc partito nel 2009
dimostrano che il test che rileva il virus Hpv aumenta l’efficacia della prevenzione
in quanto allunga l’intervallo tra un Pap test e il successivo mediamente di
5-7 anni — dice Sergio Pecorelli della Clinica ostetrica e ginecologica dell’Università
di Brescia — inoltre riduce del 20% i costi dello screening». Non è poco dal momento
che solo il 40% delle donne aderisce all’invito per il Pap Test che in
vent’anni ha abbattuto di tre volte l’incidenza del carcinoma della cervice. Lo
screening potrebbe articolarsi così: test Hpv in prima battuta a tutte. Quelle
che non hanno il Papilloma virus sono richiamate dopo 5 anni, quelle positive invece
fanno il Pap Test Il test Hpv è indolore e veloce, si preleva un campione di
cellule dal collo dell’utero con una spatolina e con una metodica molecolare (della
Qiagen) viene individuato il Dna dei ceppi di papilloma virus ad alto rischio
oncogeno «Le donne con test Hpv negativo non sono a rischio, neanche di lesioni
pre-invasive per almeno 5 anni — spiega Francesca Carozzi, responsabile diagnostica
molecolare Ispo di Firenze — il rischio è per quelle positive al test: tra il
10-15% svilupperà lesioni della cervice».
La chirurgia
Centri dell’eccellenza per
la colonna
la Repubblica, 22 novembre
2011, pag, 34
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