Gioco e studio
Sui banchi a cinque anni conviene? Non c’è
fretta a iniziare la scuola. Si dice che l’ingresso anticipato a scuola faccia
«guadagnare un anno», ma il tempo del gioco non è tempo perso. «La corsa a far
entrare i bambini nella scuola elementare già a 5 anni non è giustificata»
chiosa la psicologa Anna Oliviero Ferraris. «Le bambine possono accettare più
facilmente di stare tante ore ferme nei banchi, ma per i maschi questa scelta
ha un costo emotivo superiore».
Va anche detto che i migliori risultati scolastici
nelle classifiche internazionali per quanto riguarda i primi anni delle scuole
superiori, quindi per ragazzi di 15-16 anni, si registrano in Finlandia, Paese
in cui non si va a scuola prima dei 7 anni di età e le attività all’aria aperta
fanno parte a pieno titolo del curriculum scolastico. «Perché
il sistema
nordico ha recepito l’idea che il gioco nei primi anni di vita è una cosa
seria, che sviluppa l’intelligenza, l’intraprendenza e la creatività e che la
botanica studiata nel bosco non si dimentica più» commenta Anna Oliviero
Ferraris.
Corriere della Sera, 4 settembre
2011, pag. 53
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