Come insegnare ai figli il segreto per amare i libri

Ecco una serie di titoli che possono essere consigliati alle diverse generazioni. Avventura, gialli, sentimenti e storie di formazione

QUEI LIBRI PER L’ESTATE  A MISURA DI BAMBINO
di Pierdomenico Baccalario
   Se ripenso alle mie estati da ragazzino mi vengono in mente due libri e due momenti precisi. I libri-game di Lupo Solitario, di Joe Dever, che acquistavo con gli amici del mare in una di quelle bancarelle ambulanti che punteggiano improvvisamente la riviera. E La collina dei Conigli, di Richard Adams, che lessi lontano da tutto e da tutti, su una scala di legno in montagna.
 Il ricordo che ho di loro è permeato di leggenda, come quando lessi per la prima volta Tre uomini in barca, di Jerome K. Jerome. Credo dipenda dalla sensazione di poter leggere un libro avendo davanti a sé un’infinità di tempo. Sarà la noia, il silenzio, saranno quei meravigliosi momenti dorati, ma varrebbe la pena, invece di progettare metodici spostamenti, di riempire il calendario estivo dei vostri figli di niente. La casa di libri. Dimenticarsi di loro. E qualcosa accadrà.
  Se hanno appena imparato a leggere vi potranno essere utili I magici giochi dei giocattoli di Stefano Bordiglioni (Einaudi Ragazzi), o uno tra i tanti libri di Giulio Coniglio di Nicoletta Costa (Panini Ragazzi). E mentre loro
sfogliano e giocano, voi potreste fare altrettanto con Sedia a sdraio di Stefano Bartezzaghi (Salani). Credo infatti che sia indispensabile condividere passioni comuni anche in tema di lettura: se voi amate i gialli, e i vostri figli leggono già da qualche anno, potete consigliare loro gli Agatha Mistery (DeAgostini), dell’amico Sir Steve Stevenson. Se siete portati al fantastico non dovrebbero mancarvi i due romanzi di Tobia, di Timotheè de Fombelle (San Paolo), dove l’immensamente piccolo serve per raccontare l’immensamente grande, o la strampalata fattoria di spiritelli blu e padelle d’assalto dell’Intrepida Tiffany e i piccoli uomini liberi, di Terry Pratchett (Mondadori). Se vostro figlio non soffre di vertigini, Bernard Friot ha scritto per lui un libro fondamentale: Il mio mondo a testa in giù(Il Castoro) e Andrea Valente gli può far conoscere i bizzarri astronauti di Notizie dallo Spazio (Gallucci). Farà le vacanze con i nonni? Allora potete aggiungere alla lista il racconto di Micheal Morpurgo Non male per un ragazzaccio (Campanila), dove il  protagonista confessa al nipote che: “ero un senza-cervello, un incapace, un buono-a-nulla”. Una schiappa, insomma. La più famosa (e divertente) della categoria è stata inventata da Jeff Kinney nei fortunatissimi Diari di una schiappa (Il Castoro); nell’ultimo Greg, il protagonista, vorrebbe semplicemente essere dimenticato a casa per poltrire con videogiochi e TV, ma gli andrà male. Gli amanti dell’avventura non devono lasciarsi sfuggire La regina dei vichinghi, di Jackie French (Piemme  e Il ragazzo del Bounty, di John Boyne (RCS), dove l’autore del Bambino con il pigiama a righe reinventa da maestro la storia del famoso ammutinamento. Stessa epoca, ma molta più paura con il Rubino di Fumo, di Philip Pullman (Salani), ambientato in una Londra ottocentesca magnetica e miserabile, dickensiana. Per discuterne con i vostri figli, voi potete leggervi Drood, di Dan Simmons (Elliot). Se sarà un’estate di passaggio, magari quello tra elementari e medie, procuratevi un libro del tutto inadatto alla loro età, e che quindi leggeranno: L’evoluzione di Calpurnia, di Jacqueline Kelly (Salani). E poi preparatevi  dover dare una spiegazione sufficientemente documentata del perché esistano cavallette di diversi colori (potete farlo partendo da Perché l’evoluzione è vera di Jerry Coyne, Codice edizioni). Per finire, se quest’anno decidete di restarvene in città, avrete il tempo di affrontare le novecento pagine della Casa del tempo sospeso, dell’armena Mariam Petrosjan (Salani), un libro di quelli che escono una volta ogni tanto, per forti lettori, da accogliere con curiosità, rispetto e l’attitudine a pensare che il mondo sia a ancora pieno di magia. Perché è di questo che i giovani lettori hanno bisogno.
  Accompagnateli in libreria tenendo a mente la vostra lista segreta. Discutete con loro di cosa sia meglio comprare. Fingete con abilità, ma siate costruttivi: magari a voi farà rabbrividire la coloratissima copertina con gli zombie e le salsicce che vi sventolano entusiasti sotto agli occhi, e loro invece faranno una smorfia quando proporrete le sobrie edizioni di Carta Bianca (Einaudi Ragazzi). Ma qualunque siano le scelte, fate in modo che siano loro a comprarsi i loro libri. Abituate li all’idea di entrare in una libreria, discutere, scegliere, guardare il prezzo e acquistare. Se si rifiutano di affrontare la cassa, nessun dramma: fingetevi interessatissimi all’ultimo thriller svedese e restate immobili fino a quando non capitoleranno. E se dovessero essere indecisi tra due libri, fate così: rifornite li di un po’ meno denaro di quello necessario, lasciateli tentennare, fate un cenno di intesa al libraio perché, solo per quell’occasione, solo per loro e solo per quei libri, possano usufruire di un incredibile sconto (voi poi salderete la differenza senza farvi vedere). Fateglieli conquistare, e quei due libri saranno preziosissimi, tanto che vostro figlio sarà indeciso su quale dei due affrontare per primo. Magari avrete rinunciato a due caffè e a un pacchetto di sigarette, ma, con un po’ di fortuna, potreste avergli regalato la possibilità di vivere un’estate indimenticabile. Di quelle che poi, quando ci si ripensa, era come saper volare.
(L’autore ha scritto i libri per ragazzi della serie Ulysses Moore usciti per Piemme)
La Repubblica, 22 luglio 2011, pag. 1-48-49

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