Anna
Maria Venera
Arricchimento
linguistico nella scuola dell'infanzia
Edizioni
Erickson,
pagg.138, Euro 20,00
IL
LIBRO - Il linguaggio è relazione e comunicazione, permette di
accedere alle diverse conoscenze, di inserirsi nella propria cultura
e nella società. Data l'ampia variabilità che si rileva tra i
bambini nel grado di competenza linguistica, appare indispensabile
fornire a tutti opportunità di sviluppo che incrementino la
readiness scolastica, le capacità di apprendimento e di inserimento
sociale. E gli strumenti di elezione per operare in questo senso sono
due "pilastri" della vita del bambino: il gioco e la
relazione con l'adulto.
Sulla
scia della precedente pubblicazione, "Giochi e attività per
l'arricchimento linguistico", della stessa autrice, vengono
proposti materiali e percorsi specificamente calibrati per i bambini
di scuola dell'infanzia (4-5 anni) e del primo anno della scuola
primaria - ma utili anche come strumento di recupero per alunni
stranieri o con difficoltà di apprendimento - volti a sollecitare lo
sviluppo delle abilità lessicali, narrative e descrittive. L'opera
comprende, oltre a una guida che fornisce elementi teorici e
indicazioni metodologiche e operative per lo svolgimento delle
attività, un kit costituito da 12 giochi (per complessive 150
diverse attività) e materiale iconografico per un totale di:
I
materiali si prestano a un uso sia professionale (da parte di
insegnanti, pedagogisti, psicologi, logopedisti e educatori), in
classe o in una situazione individuale di tipo clinico o a piccolo
gruppo, sia più libero e flessibile, da parte di adulti che si
propongano l’arricchimento linguistico dei propri bambini.
UN
BRANO - "Gioco spontaneo e gioco guidato sono due realtà che non si
escludono a vicenda, ma trovano nella reciproca integrazione un reale
punto di forza.
Il
gioco spontaneo o gioco libero consente al bambino di tentare,
esplorare, sperimentare, offre la possibilità di conoscere e
rafforzare l'autonomia, permette un rapporto immediato e diretto con
gli spazi, con gli oggetti e con gli eventi che non richiedono la
mediazione degli adulti.
Il
gioco guidato o gioco strutturato si muove dalla proposta
dell'adulto di situazioni ludiche mirate in funzione di un progetto
educativo e tenendo conto delle potenzialità del bambino.
Il
gioco rappresenta una risorsa privilegiata per lo sviluppo infantile,
sia quando si manifesta come attività libera, sia quando coinvolge
l'adulto insieme al bambino. In tutte e due le modalità, sono
comunque fondamentali la cura e l'attenzione che educatori e
insegnanti dedicano ai momenti lucidi. Nel primo caso, per il gioco
libero, è importante che l'adulto sappia riservare ad esso specifici
momenti e luoghi mettendo a disposizione adeguati materiali per
incoraggiare il coinvolgimento e la partecipazione del bambino e
favorire la relazione e la cooperazione. Nelle attività di gioco
strutturato, diventa centrale l'apporto dell'adulto (educatore,
insegnante o genitore) sia nella scelta accurata dei giochi da
proporre, sia nelle strategie adottate per coinvolgere i bambini,
orientare il gioco senza snaturarlo e fornire l'essenziale opere di
scaffolding (Venera, Ricchiardi e Coggi, 2011)"
INDICE
DEL VOLUME - Introduzione - Prima parte - Cornice teorica - Gioco e
linguaggio - Cap.1 Gioco e linguaggio - Cap. 2 progettazione e
sperimentazione dei giochi - Bibliografia - Seconda parte - Guida ai
giochi e alle attività- 1. Ogni cosa al suo posto - 2. La casa e i
suoi oggetti - 3. La mia famiglia - 4. Particolari differenti - 5.
Oggi mi vesto cosa - 6. Cucino io! - 7. Alla scoperta di colori e
parole - 8. Parole in rima - 9. La scatola delle storie - 10. Scegli
il finale - 11. Fumetti in libertà - 12. Storie tra fantasia e
realtà - Elenco delle parole rappresentate nei 12 scenari - Elenco
dei materiali allegati
L’AUTRICE - Anna Maria Venera, psicopedagogista, per la città di Torino si
occupa del coordinamento del Settore Formazione di ITER –
Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile. Professore a
contratto in Pedagogia sperimentale e cultore della materia
all'Università di Torino, collabora a progetti di ricerca e di
didattica sul tema del gioco e dell'animazione ludica, su cui ha
pubblicato vari volumi.
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