Amedeo Cencini
« Se mi ami, non dirmi sempre sì »
IL LIBRO – Padre Amedeo Cencini è noto
per i suoi testi di psicologia della vita religiosa. In questo volume, per la
prima volta, affronta il mondo dell’educazione dei bambini.
In un
linguaggio chiaro, diretto e ironico, elenca i diritti spesso negati oggi ai
bambini: il diritto di non essere programmati, il diritto all’imperfezione, il
diritto all’imperfezione dell’ambiente in cui si vive, il diritto a essere
trattati da bambini, il diritto a non essere giudicati con categorie “adulte”,
il diritto ad essere apprezzati per quello che si è.
Tra tutti
questi diritti vi è, fondamentale, il diritto a dire e a ricevere dei “no”,
come condizione per crescere liberi e responsabili.
UN BRANO – "6. Diritto di non essere
considerato né bambino-prodigio, né ciabatta, ma d’essere apprezzato per quello
che è
Abbiamo già detto della pretesa del bambino
perfetto, da parte di genitori che sognano così di compensare fallimenti e
frustrazioni personali. Più cocente e mai integrato è il senso dell’insuccesso
personale da parte di padre o madre, maggiore sarà l’aspettativa nei confronti
del figlio.
La condanna a esser il migliore
È un’aspettativa che in certi momenti sarà
sentita come una condanna, la condanna a essere regolarmente il migliore, in
ogni campo, a vincere ogni competizione, a raggiungere il massimo e ad
eccellere in tutto.
Tale
meccanismo e tale attesa, in definitiva, rovesciano il significato del rapporto
genitori-figlio, normalmente
orientato
nel senso dell’identificazione del figlio con il genitori. Qui invece c’è un
rovesciamento di prospettiva: qui è il padre che sembra identificarsi con il
figlio e con i suoi successi. Le realizzazioni del figlio sono le sue
realizzazioni, le sue conquiste sono sentite come sue. È così che si spiega l’accanimento
del genitore durante la partita di calcio del figlio al torneo parrocchiale o
cittadino, dunque a qualcosa di assolutamente irrilevante in un contesto
semplice e non ufficiale. Eppure accanimento – ci raccontano cronache locali –
che a volte arriva incredibilmente vera e propria verso la violenza nei
riguardi dell’altro, del coetaneo dell’altra squadra con cui il piccolo è in
competenze. Per non dire del tifo delle mamme per le figlie-oche che competono concorso di bellezza), o alle
selezione per entrare per entrare nel solito sciocco programma televisivo ove
la ragazza-velina perde ogni dignità e non solo non se n’accorge, ma sembra
goderne; o dei genitori che se la prendono con l’insegnante per il compito
andato male del figlio (che non può andar male) e lo scarso punteggio che gli
ha affibbiato (ma come si permette?), come racconta questa testimonianza:”
INDICE DEL VOLUME - Convergenze – Premessa –
PUNTO ZERO – L’io: Il senso d’identità – 1. Diritto di non essere programmato –
2. Diritto all’imperfezione, alla sua anzitutto - 3. Diritto all’imperfezione – 4. Diritto d’essere
trattato da bambino – 5. Diritto di non essere osservato-giudicato secondo
categorie adulte – 6. Diritto di non essere considerato né bambino-prodigio, né
ciabatta, ma d’essere apprezzato per quello che è - 7. Diritto d’essere considerato soggetto non
solo di diritti, ma anche di doveri – 8. Diritto di non essere oggetto – 9.
Diritto di fare domande – 10. Diritto di vivere in società – II - L’io e il tu:
la relazione – 1. Diritto di sapere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato – 2.
Diritto di avere delle regole precise e di essere – 3. Diritto di dire dei “no”
(spontanei), ma anche di ricevere dei “no” – 4. Diritto all’esperienza della
mancanza (di qualcosa) e dell’assenza (di qualcosa) – 5. Diritto alla
sofferenza, o d’imparare a soffrire ora, per non soffrire troppo domani – 6.
Diritto di non soffrire sofferenze inutili che si possono (e si devono) evitare
– 7. Diritto di non essere invaso da
regali… - 8. Diritto di non essere riempito di giochi – 9. Diritto di godere
d’esser bambino e di vivere un’infanzia serena – 10. Diritto alla verità, non
solo il dovere di dirla – III – Il noi: genitori e famiglia - 1. Diritto d’avere non una famiglia perfetta,
ma normale, fatta d’un padre (uomo) e d’una madre (donna) – 2. Diritto di avere
un fratello o una sorella, se possibile (per non doversi accontentare di un
cane o di un gatto)… 3. Diritto che i genitori… non diano le dimissioni, ma
facciamo i genitori, e non semplicemente gli amici dei loro figli – 4. Diritto
di non avere nei genitori dei complici delle proprie immaturità e pigrizia
– 5. Diritto di non avere un rapporto
simbiotico con i genitori, ma d’essere accolti - 6. Diritto di non avere dei
genitori che hanno saputo essere figli e ora son contenti d’essere padre o
madre – 7. Diritto di non essere ricattato effettivamente, ma di sperimentare
la propria amabilità radicale anche nell’errore – 8. Diritto di non essere
sentito come un peso o un impedimento, o come un rivale che annulla la libertà
dei genitori – 9. Diritto di non essere dato in affitto alla Tv, né lasciato
solo di fronte ad essa – 10. Diritto di
non essere considerato e trattato come puro soggetto di consumi - Conclusione
L’AUTORE
- Amedeo Cencini, sacerdote canossiano, ha conseguito la licenza in scienze
dell’educazione all’Università Salesiana e il dottorato in psicologia
all’Università Gregoriana; si è poi specializzato in psicoterapia all’Istituto
Superiore di Psicoterapia analitica. Attualmente è docente dei corsi di
Formazione permanente, e di Problematiche psicologiche della vita sacerdotale e
religiosa all’Università Salesiana e di Accompagnamento personale: aspetti
teorici e pratici al corso dei Formatori Vocazionali presso la stessa
università . Insegna Libertà e maturità affettiva nel celibato consacrato alla
scuola di teologia e diritto, organizzato dalla Congregazione per gli Istituti
di vita consacrata e le Società di vita apostolica. Dal maggio 1995 è
consultore della medesima Congregazione vaticana. Nel suo istituto è da vari
anni Maestro dei chierici professi. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo la
trilogia sul celibato sacerdotale e religioso (Per amore, Con amore, Nell’amore,
Dehoniane, 1994-1996-20013) e l’altra trilogia sulla vita comune (Com’è bello
stare insieme, Come rugiada dell’Ermon, Come olio profumato, Paoline Editoriale
Libri, 1996-19993). Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato Vita consacrata.
Itinerario formativo lungo la via di Emmaus (1994, 20033); Come fuoco che
divampa. Il consacrato aperto al dono dello Spirito (1998); Il respiro della
vita. La grazia della formazione permanente (2002, 20032).
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