Alla ricerca
delle minime dosi di radiazioni
Alberto Pilot
Gli effetti dannosi indotti da dosi modeste
di radiazioni ionizzanti prendono il nome di effetti stocastici o
probabilisticamente ipotizzabili, perché in una popolazione di soggetti esposti
si manifestano con incidenza casuale del “tutto o niente”, cioè possono
manifestarsi o non manifestarsi.
Ciò premesso si ricorda che i bambini sono
più radiosensibili degli adulti perché sono soggetti in rapido accrescimento
con una maggiore aspettativa di vita. La probabilità di danno stocastico in
campo pediatrico dovuto alle radiazioni ionizzanti è tre volte maggiore
rispetto a quella dell’adulto di età media.
Secondo i dati Istat la popolazione
pediatrica italiana (tra 0 e 14 anni) è di circa 8,5 milioni, circa il 14%
dell’intera popolazione, mentre gli esami radiologici eseguiti annualmente nel
nostro paese sono circa 40 milioni
di cui 7 milioni sono esami Tac. Basandoci
sui dati della Regione Liguria, per l’intera nazione, il numero degli esami Tac
pediatrici nel nostro paese sarebbero circa 180 mila ogni anno.
La dose che un paziente assorbe durante un
esame Tac è molto variabile e dipende da molti parametri, alcuni tecnologici
altri anatomici (età del paziente, peso, altezza, distretto anatomico esaminato
ecc.) per cui la stima della dose efficace per singolo paziente non può che
essere personalizzata, ma si può affermare che mediamente un esame Tac
pediatrico può essere eseguito con una dose efficace di 4,5 mSv.
Si può così stimare che circa 120 pazienti
potrebbero andare incontro ad un danno biologico di tipo stocastico, ovvero un
caso ogni 1500 esami. Si osservi che l’incidenza normale di neoplasie giovanili
è di 39 casi su 10 mila (un caso ogni 250 giovani), per cui di fatto il “
background” è alto e l’incremento dovuto alle radiazioni è modesto. Questo non
vuol dire che il problema sia da sottovalutare ma occorre impegnarsi nel
contenere il numero degli esami (attualmente circa il 30% degli esami
radiologici sono considerati inutili) e nella ricerca della minima dose
possibile per singolo esame.
*San Martino - IST,
Genova-AIFM, Associazione di Fisica Medica
la Repubblica, 9 luglio
2013, pag, 33
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