Vaccinarsi o aspettare?

DOPO GLI ALLARMI

di Valentina Arcovio

  Prima il blocco dei vaccini antinfluenzali della Crucell, poi il ritiro di quelli prodotti dalla Novartis. Se si hanno dei dubbi, cosa si può fare per chiarirli?

   Da questa mattina è attivo il numero gratuito di pubblica utilità 1500 con lo scopo di fornire direttamente ai cittadini informazioni e risposte sul ritiro dei vaccini antinfluenzali Novartis e sulla campagna di vaccinazione. Il numero sarà attivo sette giorni su sette dalle 9 alle 18. Al telefono risponderà personale del ministero della Salute appositamente formato, in grado di soddisfare le richieste di informazione di base, e dirigenti sanitari, per rispondere alle domande più complesse. Allo stesso scopo, è stata pubblicata sul portale del ministero www.salute.gov.it una pagina con le risposte ad alcune delle domande più frequenti sull’argomento. Obiettivo dell’iniziativa è assicurare ai cittadini la massima trasparenza e supportare le persone alle quali fosse stata eventualmente somministrata una dose di uno dei vaccini successivamente ritirati, rassicurando la popolazione sull’opportunità di vaccinarsi. 

  Dopo tutti questi problemi, è ancora raccomandata la vaccinazione?

  Certo. I vaccini che verranno distribuiti alle Asl e commercializzati nelle farmacie saranno sicuri ed efficaci. Il ministro della Salute ha più volte sottolineato l’importanza della vaccinazione e l’enorme danno sanitario in termini di salute dei cittadini se le vaccinazioni non fossero effettuate in maniera congrua. Si stima infatti che ogni anno in Europa si verifichino 40 mila decessi a causa delle complicanze legate all’influenza: senza le vaccinazioni questo numero aumenterebbe di circa il doppio.


 Quanti vaccini mancano ancora?   Sono 5,3 milioni le dosi di vaccino antinfluenzale che mancano per soddisfare il fabbisogno della popolazione italiana. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha spiegato che sono state bloccate 487.738 dosi di vaccino antinfluenzale Novartis all’interno di una partita complessiva di vaccini contrattati con la casa farmaceutica di 3 milioni. Se li aggiungiamo ai 2,3 milioni che la Crucell aveva bloccato in azienda, abbiamo un buco di 5,3 milioni. Per la campagna antinfluenzale in Italia occorrono dai 12 ai 14 milioni di vaccini e il ministero della Salute si è subito attivato per sopperire alle lacune.

  Non siamo in ritardo per immunizzare la popolazione a rischio influenza?

  Ancora no. Secondo gli esperti infatti ci sarebbe ancora tempo per assicurare una buona copertura contro i virus influenzali. La campagna di vaccinazione è iniziata la metà di ottobre e durerà fino a dicembre. Inoltre, grazie alle condizioni atmosferiche di quest’anno e alle relative temperature ancora alte, c’è tempo per immunizzare tutta la popolazione a rischio. Il momento migliore per vaccinarsi è nel mese di novembre. L’obiettivo indicato dalle raccomandazioni ministeriali è di raggiungere il 95% di copertura per le persone oltre i 65 anni. Tuttavia, una copertura del 75% verrà considerata accettabile.

 La carenza dei vaccini riguarda solo il nostro Paese?

  Il problema della mancata distribuzione dei vaccini antinfluenzali non riguarda solo l’Italia. Anche la Svizzera ha infatti disposto lo stop ai vaccini antinfluenzali Novartis. La decisione nella Confederazione è stata presa dall’agenzia di controllo sui farmaci Swissmedic, che intende esaminare la questione assieme alle autorità italiane. Swissmedic è stata informata martedì pomeriggio delle misure italiane e ha rilevato che questi vaccini sono disponibili anche in Svizzera, in particolare Agrippal e Fluad. Anche in Austria è stato deciso il blocco della distribuzione dei vaccini.

  I problemi con i vaccini della Crucell e della Novartis sono da considerarsi casi isolati?

  Allo stato attuale sembra proprio di sì. La Crucell ha bloccato la distribuzione di 2.361.632 dosi di vaccino Inflexal V dopo aver rilevato problemi di sterilità nei test di controllo. Nel caso della Novartis sono state riscontrate formazioni di aggregati proteici di molecole all’interno di alcune delle fiale che potrebbero aumentare la percentuale di soggetti che soffrono di lievi effetti collaterali. Si tratta quindi di problemi isolati, non collegabili con la sicurezza e l’efficacia dei vaccini prodotti da altre case farmaceutiche.

 Da quali virus dovrebbe proteggerci il vaccino?

  Il vaccino per la stagione 2012-13 contiene un virus AH1N1 uguale a quello delle passate stagioni e varianti dei virus A e B. Non si tratta quindi di importanti cambiamenti rispetto al 2011. E come lo scorso anno, gli esperti invitano i soggetti a rischio, a partire da anziani e malati cronici, a vaccinarsi per evitare di subire complicanze più o meno gravi dovute all’influenza. Il rischio di non immunizzarsi è quello di sviluppare complicanze respiratorie, come polmoniti e broncopolmoniti che in alcuni casi potrebbero diventare addirittura letali per il paziente.

La Stampa, 26 ottobre 2012, pag 48

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