Aumentano i padri pentiti
Da Applea Sparrow, la moda dei
nomi strani ai propri figli dilaga tra le star di Hollywood e contagia anche
chi una star non è e forse anche per questo spesso - nel 10% dei casi - si
pente della scelta modaiola fino ad attivarsi per cambiare il nome scelto. Uno
studio del sito yourbabydomainname.com, censisce un 8% di pentimenti tra i
genitori (in aumento del 3% rispetto a rilevazioni precedenti): metà di loro
ammette l’influenza della moda al momento del battesimo, un terzo si rammarica
invece che il nome prescelto abbia preso troppo piede e perso di originalità.
«I genitori non si rendono conto di quando rapidamente cambino le tendenze
relative ai nomi dei bambini» ha spiegato al Daily Mail Pamela
Redmond Satran che gestisce il sito nameberry. com, «e così, quando le mamme
vanno al parco giochi e si rendono conto di quanti bambini ci siano con lo
stesso nome del loro figlio, si fanno prendere dal rimorso».C’è poi chi si
pente perché magari ha dato retta ad altri. La giornalista Lucy Cavendish, ad
esempio, s’è pentita del nome Ottoline dato all’unica figlia, perché il figlio
maggiore l’ha definito «davvero stupido». In attesa di cambiarle connotati
legali, la piccola ora è «Sparkle» («splendore »). In Italia un minisondaggio
del sito bebeblog.it rileva una forte
resistenza
- solo 3 casi su 36 interpellati - ad ammettere pentimenti. Ma da Nathan Falco
Briatore a Chanel Totti, passando per Oceano Elkann, le stravaganze abbondano.
Libero, 16 ottobre 2011, pag.25
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