Viaggiare con i bimbi, bello e possibile 

La vacanza può essere un momento di grande recupero ma va organizzata con attenzione o diventa un boomerang

 di Elena Meli

  Una vacanza con i bambini, dalla settimana bianca a qualche giorno in una nuova città, è un’ottima occasione per migliorare i rapporti familiari e godersi un po’ di tempo tutti assieme. Sembra facile, in realtà quando ci sono di mezzo i figli, soprattutto se molto piccoli, tutto diventa in salita: dal bagaglio enorme per contenere tutto ciò che può servire alla difficoltà di tenere il passo con l’energia dei più grandicelli, un viaggio con i bambini può farci rientrare più stanchi di quando siamo partiti. Eppure si tratta di tempo prezioso per genitori e figli, come sottolinea Laura Manske, autrice del libro Family travel: the farther you go, the closest you get: «Le esperienze di viaggio, belle o brutte, arricchiscono la famiglia e soprattutto la uniscono: il momento della vacanza consente di stare insieme in modi spesso impossibili a casa, dove la routine detta le regole». 
  L’importante è trovare un equilibrio, anche in viaggio, fra il tempo da dedicare a se stessi e quello per i figli: passare una settimana senza mai mollare un attimo i bambini per “recuperare” e sentirsi meno in colpa delle attenzioni che non riusciamo a dar loro nella vita quotidiana non consente di godere davvero della vacanza, scegliere un hotel per famiglie e lasciare i piccoli agli animatori del miniclub dalla mattina alla sera per ritemprarsi dalle fatiche lavorative è un’occasione sprecata per cementare il rapporto con loro. Per trovare il giusto mezzo ci si può ispirare al progetto “Time is life, live it now” del Family Hotel   Cavallino Bianco di Ortisei (nella foto, una famiglia in vacanza all’interno della struttura), come spiega Ralph Riffeser che lo ha ideato: «Il vero benessere è godere del momento presente e mi sono accorto che molti dei miei ospiti non lo facevano davvero. Così ho pensato di dare loro un filo conduttore per riuscirci, consegnando all’inizio della vacanza un albero con quattro rami spogli a cui attaccare foglie di colori diversi, “guadagnate” attraverso attività di famiglia, di coppia, da soli o per i bambini soltanto. Lo scopo è far fiorire l’albero in modo equilibrato, ovvero vivere il tempo della vacanza al meglio. E poi portare l’albero a casa, per ricordarci di trascorrere ogni giorno dedicando attenzioni a se stessi, al proprio partner, ai figli».

  1 Non esiste un’età ideale per viaggiare con i bambini, è sempre possibile trovare una destinazione a misura della propria famiglia. «Bimbi abituati a muoversi fin da piccoli diventano adulti che saranno a loro agio viaggiando», osserva Manske nel suo libro.

2 Con i bimbi gli imprevisti sono più diffi- cili da gestire, perciò anche in caso di viaggi on the road è bene prenotare in anticipo e pianificare ogni aspetto dell’itinerario riducendo al minimo le possibili sorprese negative.

3 I family hotel o gli appartamenti possono essere la soluzione più indicata, soprattutto per i primi viaggi con i figli o se sono molto piccoli: gli alberghi attrezzati per le famiglie possono venire incontro a ogni necessità, in appartamento è possibile ricreare l’atmosfera di casa nella massima comodità. Per risparmiare si può provare anche lo scambio casa con nuclei simili al proprio.

4 Programmare la vacanza con i figli più grandicelli e sognare quello che si farà assieme a loro, guardando mappe e fotografie della meta, è un bel modo per coinvolgerli e vivere il viaggio ancor prima della partenza; sì anche a una piccola valigia preparata dal  bimbo, per “allenare” il senso di responsabilità e le capacità di organizzazione.

5 Scegliere le attività in base all’età del più piccolo di famiglia è importante per non trovarsi in situazioni difficili da gestire; in generale, quando si viaggia con figli è bene non farsi travolgere dall’entusiasmo del voler “fare troppo”. Sovraccaricare i bimbi di attività significa averli poi ipereccitati o al contrario stremati e rientrare ancora più stanchi e nervosi di quando si è partiti.

 6 Viaggiate con gli occhi dei bambini, per riscoprire esperienze ed emozioni. «I fi- gli sono come lenti di ingrandimento sul mondo, quando chiedono “perché” o vogliono approfondire qualcosa costringono a fermarci e ripensare: è un’occasione di arricchimento e riflessione», dice Manske.

 7 Prendere un po’ di tempo per se stessi e per la coppia fa bene, anche durante la vacanza: “tirare il fiato” dalle esigenze dei bimbi lasciandoli giocare un po’ da soli o affidandoli ai miniclub serve ai genitori per rilassarsi e ai piccoli per socializzare e sperimentare un po’ di autonomia.

 8 Se si parte con altre famiglie, è opportuno chiarire prima della partenza ciò che ciascun nucleo desidera fare e come ognuno intende la vacanza, così che il viaggio possa essere davvero rilassante e gradevole per tutti. 

Ben Essere, 4 gennaio 2016




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