L'anno di nascita

 Influenza lo sviluppo dell'obesità


Non basta essere predisposti. Anche se geneticamente a rischio, diventare grassi dipende dall'interazione con il mondo che cambia

di Nicla Panciera

L’obesità è ormai un problema sanitario globale. Nell’indagare il ruolo dei fattori genetici e ambientali nel fenomeno, i ricercatori si sono resi conto che anche l’anno di nascita è un fattore importante nel determinare il rischio dell’obesità. In altre parole, non basta essere geneticamente predisposti: diventare grassi dipende fortemente da come i nostri geni interagiscono con il mondo che cambia.

  Lo ribadiscono i risultati di uno studio frutto di una collaborazione di ricerca internazionale e pubblicato in questo numero di PNAS Early Edition, secondo il quale il livello di impatto di
una variante del gene FTO, già collegato al rischio di obesità anche negli esseri umani, dipende in gran parte dall'anno di nascita. Nessuna correlazione è stata invece osservata tra la variante incriminata del gene e l’obesità nei nati prima del 1942, mentre per i nati negli anni successivi la correlazione osservata è molto più forte di quanto precedentemente riportato. 

  I ricercatori hanno guardato ai dati dei partecipanti al Framingham Offspring Study -  fase di uno studio epidemiologico americano tuttora in corso che segue le generazioni degli abitanti del paese di Framingham dal 1948 – raccolti tra il 1971, quando i soggetti avevano tra i 27e i 63 anni, e il 2008. In questo periodo, è stato monitorato l’indice di massa corporea (BMI) dei vari soggetti al fine di indagarne il legame con il gene FTO e le sue varianti considerate recentemente come responsabili dell'obesità.

  «Abbiamo scoperto che la correlazione tra la variante genica più nota associata all'obesità el’indice di massa corporea aumenta in modo significativo con l'anno di nascitadei partecipanti» ha dichiarato James Niels Rosenquist del dipartimento dipsichiatria del Massachusetts General Hospital (MGH). Come se alcune condizioni ambientali, combinandosi con la variante genetica incriminata, abbiano contribuito ad amplificare il rischio di obesità nei nati dopo il 1942. I ricercatori, nel commentare i risultati, ipotizzano che possa trattarsi dell’influenza delle nuove abitudini alimentari e lavorative diffusesi nel Dopoguerra. I cambiamenti principali che hanno caratterizzato la vita degli americani e successivamente degli europei riguardano il cibo, più elaborato e più calorico, lo sviluppo della tecnologia e il progressivo abbandono del lavoro manuale.

  «Questi risultati – i primi di questo genere - suggeriscono che questa e forse altre correlazioni tra varianti genetiche e caratteristiche fisiche possono variare notevolmente a seconda di quando sono nati gli individui, anche per coloro che sono nati nelle stesse famiglie» hanno spiegato gli autori dello studio. «Sappiamo che l'ambiente gioca un ruolo enorme nell’espressione genica, e il fatto che il nostro effetto possa essere visto anche tra fratelli nati in anni diversi implica chenon solo i fattori ambientali interni alle famiglie ma anche quelli globali, quali le tendenze dei prodotti alimentari e l'attività sul posto di lavoro, possono avere un impatto sui tratti genetici». Infine, per i ricercatori è questo un esempio di come dovrebbero essereinterpretati gli studi genetici, conspirito critico e la consapevolezza della «possibilità che nuovi fattori dirischio genetici in futuro possano emergere a causa di diverse risposte geneticamente guidate al nostro ambiente in continua evoluzione».  

Corriere della Sera, 2 gennaio 2015 

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