La prevenzione delle infezioni respiratorie ricorrenti, che iniziano ai primi freddi e si ripetono con diversi episodi nel corso dell’anno
Ma perché certi bambini si ammalano così spesso?
Esistono
fattori ambientali innanzitutto, ma ci sono anche situazioni
predisponenti che riguardano la capacità di difesa immunitaria
innata nei confronti delle aggressioni esterne. Andiamo con ordine. E
partiamo dall’ambiente. «Frequentare l’asilo nido o la scuola
materna rappresenta un rischio perché facilita l’esposizione ai
germi - commenta Susanna Esposito -. Poi ci si mette l’inquinamento
ambientale che comprende anche il fumo di sigaretta. E infine certi
comportamenti come l’abitudine al ciuccio». Identificati i fattori
di rischio, non è difficile suggerire qualche regola per la
prevenzione. E se è evidente che non si può rinunciare all’asilo,
almeno si può evitare di esporre i bambini al fumo passivo o si può
limitare la loro permanenza in ambienti inquinati. E si può
eliminare il ciuccio (che favorisce la comparsa di otiti). È bene
anche effettuare lavaggi nasali con soluzione fisiologica per evitare
la colonizzazione del naso da parte dei germi. Poi, secondo la
professoressa Esposito, sarebbe utile somministrare ai bambini che
hanno già avuto questo tipo di problemi, un po’ di vitamina D
(1000 Unità al giorno per dieci giorni al mese, per tre-sei mesi)
che avrebbe un’attività immuno modulante (aumenterebbe cioè le
difese immunitarie nei confronti dei germi).
La
risposta immunitaria innata
Le
difese immunitarie, appunto. Alcuni bambini possono presentare
un’alterazione di quella che gli specialisti chiamano «risposta
immunitaria innata», cioè quella che entra in azione per prima,
quando si tratta di aggredire batteri e virus (la risposta adattiva
invece, che presuppone la formazione di anticorpi specifici contro
determinati microrganismi, è più tardiva). «Esistono farmaci -
continua Susanna Esposito - che sono in grado di stimolare la
risposta innata. Il pidotimod, per esempio, è un composto di sintesi
che aumenta l’espressione dei cosiddetti toll like receptors,
una classe di recettori presenti su alcuni globuli bianchi, capaci di
riconoscere strutture tipiche dei microbi e di neutralizzarli. Oppure
l’OM 25, un lisato batterico contenente frazioni di sette batteri,
che funziona sempre come immunostimolante».
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