Dai tre anni in poi la maggior parte dei baby-pazienti sottoposta alla terapia è fuori dal tunnel. Diminuzione del contatto visivo e schemi ripetitivi i sintomi dei più piccoli
«L’autismo
si batte sul nascere»
Dai
tre anni di età in poi, la maggior parte dei baby-pazienti
sottoposti alla terapia (ancora troppo pochi) sembra fuori dal
tunnel. La sperimentazione degli esperti dell’università della
California, del Davis Mind Institute, è stata pubblicata dal
«Journal of Autism and Developmental Disorders». Diagnosi
precocissima. Poi, dai 6 ai 15 mesi di età, sessioni di interazione
genitori-figlio e addestramento di mamme e papà per aumentare nel
loro bimbo l’attenzione, la comunicazione, lo sviluppo precoce
delle lingue, il gioco, l’impegno sociale. La prima firma dello
studio, Sally Rogers, insegna psichiatria e scienze comportamentali.
Da anni cerca di sviluppare strumenti per professionisti e genitori
in modo da aiutarli a individuare i primi sintomi del disturbo in
bambini con meno di 12 mesi. Nella convinzione che l’autismo si
batte sul nascere. La sinergia con i genitori (o la persona più
emotivamente coinvolgente per il malato) è invece filone della
scuola israeliana.
Sintomi
a sei mesi e «trucchi» terapeutici
Con
l’Infant Start, Sally Rogers ha voluto insegnare ai genitori
piccoli «trucchi» terapeutici. Esempio: se il figlio autistico è
attirato da un animale di pezza, il genitore deve entrare nel campo
visivo del bimbo e giocare anche lui con l’animale, nascondendolo
sotto la maglia, così da attirare su di sé l’attenzione. «Dato
lo scarso numero di soggetti - dice la psichiatra -, è presto per
sapere se la terapia può funzionare a lungo termine. L’intervento
precoce è cruciale, ma nella gran parte del Paese e del mondo
servizi in grado di aiutare lo sviluppo dei bambini di pochi mesi con
autismo non sono disponibili». La diagnosi precoce è fondamentale.
Quali i sintomi a 6 mesi? Diminuzione del contatto visivo e
dell’interesse sociale, schemi ripetitivi di movimento, mancanza di
comunicazione intenzionale. E i risultati a 2-3 anni di età dopo
l’Infant Start? Per 6 bimbi sui 7 trattati: performances migliorate
al punto da non poter più diagnosticare l’autismo. «Medici» i
genitori, empatia la cura.
10
settembre 2014
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