Più soia per preservare la massa muscolare

Un recente studio condotto in Cina indica come questa fonte di proteine vegetali, il cui valore nutrizionale è stato spesso messo in discussione, costituisca un valido aiuto in termini di salute per il nostro organismo

 Un adeguato apporto proteico, sostengono i medici e gli esperti di nutrizione, è fondamentale per poter raggiungere e mantenere nel tempo uno stato di vero benessere edefficienza globale: sia che si decida di abbracciare un’alimentazione onnivora, sia che si opti per una scelta vegetariana, tutti i macronutrienti devono infatti essere
contemplati all’interno della dieta.


 In particolare la soia, un alimento generalmente poco valorizzato da chi consuma d’abitudine carne e pesce, sembrerebbe ricoprire un ruolo importante nella riduzione della perdita di massa muscolare - naturale conseguenza del passare degli anni - più ancora delle proteine di origine animale.


 Ad avallare questa tesi è uno studio condotto in Cina e recentemente pubblicato su The Journal of Nutrition Health and Aging, che ha avuto come protagonisti  2.726 individui,
di età pari o superiore a 65 anni, di cui sono stati monitorati i consumi proteici per un periodo di 4 anni. I ricercatori hanno osservato che la perdita di massa muscolare a livello degli arti era minore in chi aveva consumi più elevati di proteine vegetali. Nessuna associazione  è stata invece rilevata tra conservazione di massa muscolare e consumo totale di proteine o di proteine di origine animale.



 «La soia è un legume che contiene una notevole quantità di proteine, circa il 35%, una caratteristica questa che la rende dal punto di vista nutrizionale un buon sostituto della carne in molte occasioni» spiega il dottor Lorenzo Dal Canto, biologo nutrizionista presso lo studio Medisalus di Firenze «Rispetto alla carne – soprattutto se pensiamo a quella rossa – questo alimento contiene inoltre pochissimi grassi saturi e risulta per questo più digeribile e salutare. La soia è dunque una buona fonte di amminoacidi essenziali (li continente tutti ad esclusione della Metionina), i mattoni dei nostri muscoli, che il nostro corpo non è in grado di produrre, ma che devono essere necessariamente introdotti nell’organismo attraverso l’alimentazione. Contiene inoltre calcio e potassio in ottime quantità».



 Aggiunge l’esperto: «In generale la soia è ben tollerata, ma come per tutto ciò che mangiamo anche in questo caso ci sono alcune indicazioni da tenere in considerazione. Per esempio la soia è ricchissima di isoflavoni, che sono fitoestrogeni, ovvero sostanze vegetali simili agli estrogeni. Proprio per questo motivo risulta molto utile in menopausa, ed infatti le donne asiatiche (che ne consumano in abbondanza) sembrano soffrire meno dei disturbi legati a questo delicato momento della vita. Al tempo stesso però l’elevato contenuto in isoflavoni ne fa consigliare un uso moderato in gravidanza, allattamento e - per i bambini - nei primi anni di vita. Gli isoflavoni sembrerebbero inoltre avere un impatto sulla produzione di ormoni tiroidei, anche se le opinioni riguardo a questo argomento sono discordanti».



 Conclude il nutrizionista: «Bene dunque al consumo di soia - sopratutto alla luce delle nuove scoperte scienfiche - che deve però essere inserita all’interno di una dieta varia e bilanciata, come del resto accade per tutti gli ingredienti di un’alimentazione volta al benessere della persona».

il Giornale, 8 ottobre 2014 

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