Abbuffate di pomodoro per prevenire

Il tumore alla prostata


Secondo uno studio congiunto delle Università di Bristol, Oxford e Cambridge, consumare almeno 10 porzioni di pomodoro alla settimana riduce il rischio di carcinoma prostatico del 18%


 
La verdura rappresenta una componente essenziale di un'alimentazione corretta
, il cui scopo sia quello di mantenere l'organismo in salute. Tra tutti gli ortaggi che possano portare un effettivo beneficio al nostro corpo, il pomodoro da sempre rappresenta uno degli ingredienti delle nostre insalate più graditi ma anche maggiormente salubri. Il suo ruolo fondamentale nella dieta mediterranea induce chi segue questo tipo di alimentazione ad assumere componenti chimiche fondamentali: sebbene composto per la stragrande maggioranza di acqua, il pomodoro rappresenta una ricca fonte di vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina D e vitamina E, tutte caratteristiche che conferiscono a questo alimento le sue preziose proprietà antiossidanti. Sono inoltre una miniera di minerali, tra cui zinco, ferro, selenio, fosforo e calcio.

  Da questa prestigiosa composizione chimica derivano tutti i benefici dell'assunzione di pomodoro, che rallenta i processi di invecchiamento legati all'eccesso di radicali liberi dell'organismo, favorisce la digestione, protegge da patologie cardiovascolari, aiuta a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo e la linea, migliora la vista e stimola la diuresi. Secondo alcuni studi, questo ortaggio sarebbe addirittura un prezioso alleato per prevenire l'insorgere di tumori: in questo si iscrive la sperimentazione dell'Università di Bristol, svolta in collaborazione con quelle di Oxford e Cambridge e pubblicata sulla rivista specializzata Cancer Epidemiology, Biomarkers and Prevention.

  I ricercatori britannici hanno infatti notato, analizzando il regime alimentare di circa 20 mila uomini, che consumare dieci porzioni di pomodoro a settimana comporta un rischio di insorgenza di tumore della prostata inferiore del 18%. Il merito sarebbe da ascrivere al contenuto di licopene all'interno dell'ortaggio, sostanza appartenente al gruppo dei carotenoidi dalle rinomate proprietà antiossidanti. È bene osservare come le concentrazioni di questo composto nei pomodori risultano maggiori quando il grado di maturità è elevato: inoltre, occorre non scartare buccia e semi, le parti in cui la presenza di licopene risulta più alta.

Dunque, per evitare l'insorgere di uno dei carcinomi con più alta incidenza nel mondo occidentale, principale causa di decessi per tumore negli Stati Uniti, occorre consumare pomodori e, se possibile, più in generale almeno cinque porzioni di frutta e verdura. È necessario dunque porre particolare attenzione a ciò che si mangia, soprattutto da una certa età in poi. Altri cibi considerati anticancro sono tra gli altri broccoli, carciofi, mirtilli, miele e soia. Consigliati anche, sebbene in quantità molto modeste, birra e vino rosso: quest'ultimo contenente resveratrolo, altra sostanza particolarmente antiossidante tipica dell'uva.  

 Il Giornale, 29-08-2014

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