Piscina, rischio verruche

Come combatterle


 
  Con l'arrivo dell'estate la pelle diventa facile preda di verruche e funghi, complici il clima caldo-umido, i lettini usati senza asciugamano personale, le docce in spiaggia e le passeggiate a bordo piscina senza le ciabatte. Già queste semplici regole igieniche aiutano a prevenire la diffusione dei fastidiosi microrganismi che causano pruriti e macchie sulla pelle, ma se dovesse essere troppo tardi e il contagio fosse già avvenuto non c'è da disperare. I funghi dermatofiti, responsabili delle micosi, si trasmettono per
contatto rompendo la cheratina della pelle per penetrarla: non basta uno sfioramento di pochi secondi per prenderli, bisogna stare sdraiati a lungo su un tessuto compromesso. Si manifestano con macchie sulla pelle che tendono ad allargarsi, ad arrossarsi, a desquamarsi e a dare bruciore o prurito. A curarle la crema a base di zolfo e acido salicilico, da applicare con un guanto o una garza due volte al giorno per due settimane.


  In questo periodo si può continuare a fare il bagno e prendere il sole, a patto di tenere la parte interessata non esposta ai raggi del sole, di asciugarsi bene e tenere separato il proprio
asciugaumano da quello degli altri, per non diffondere la micosi. Responsabile delle verruche è un sottotipo del Papilloma virus, che penetra nella pelle attraverso piccoli tagli e lacerazioni che possono formarsi anche in ambienti caldo-umidi che macerano l'epidermide. Di forma tondeggiante e colore bruno o biancastro con puntini neri, a volte dolorante, la verruca non va confusa con i calli dei punti di appoggio e grattata via: in questo caso si rischierebbe solo di contagiare altre parti. È opportuno invece applicare una soluzione esfoliante a base di acido salicilico una volta al giorno per un mese circa. Durante la cura si può continuare con mare e sole, a patto di utilizzare ciabatte e telo personali. Se a fine vacanza la verruca fosse ancora lì, a intervenire dovrà essere il dermatologo, rimuovendola con il curettage.

Il Messaggero


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