Quando il bambino rifiuta il cibo

 
L'inappetenza dei bambini è un problema che accomuna diverse madri: non sono rari infatti i bambini che attraversano periodi, più o meno prolungati, di rifiuto del cibo. In questi casi è bene mantenere un atteggiamento calmo e controllato: preoccuparsi troppo, caricando inevitabilmente d'ansia anche il bambino, non farebbe che aumentare la sua avversione verso il cibo. Ecco qualche consiglio utile.

Escludere la possibilità di problemi di salute o psicologici

  Per prima cosa bisogna accertarsi che l'inappetenza del bambino non sia da ricondurre a qualche problema di salute. A volte, infatti, i bambini che rifiutano il cibo soffrono di problemi di stitichezza o di reflusso gastrico. Con una visita dal pediatra ed eventualmente con qualche esame più approfondito ci si potrà togliere questi dubbi.

  Può anche accadere che il bambino rifiuti il cibo perché sta passando un momento psicologicamente impegnativo: magari per via di un trasloco, di un cambio di scuola, oppure per un lutto o una separazione familiare... I motivi possono essere tanti e il rifiuto del cibo sarebbe in tal caso solo l'espressione di un disagio psicologico.

Preparare il cibo insieme al bambino
Una volta esclusi problemi di carattere fisico e psicologico, come comportarsi di fronte a un bambino che, senza apparenti problemi, rifiuta il cibo? Una buona strategia può essere quella di coinvolgere il bambino nella preparazione del cibo, in modo giocoso e divertente, impastando e pasticciando! Magari il piccolo percepisce il cibo come qualcosa di estraneo e sgradevole: manipolarlo e prepararlo insieme alla mamma potrebbe invece aiutarlo a capire che i vari alimenti sono buoni, colorati e gustosi!

  Non forzarlo a mangiare trasformando il pasto in un momento di lotta
Molto importante è anche evitare di essere troppo autoritari a tavola, imponendo al bambino di mangiare a tutti i costi. Un atteggiamento di questo genere non farebbe che rafforzare l'inappetenza del bambino e il suo rifiuto del cibo, perché assocerebbe l'idea del mangiare a concetti negativi come la costrizione, i litigi con la mamma, etc.

  Fare in modo che il pasto sia un momento sereno di condivisione
Il clima durante il pasto dev'essere il più possibile sereno e piacevole: cercate quindi di stare tranquilli e fate in modo che il pasto divenga un vero e proprio momento di condivisione. La famiglia dev'essere riunita e non ci si deve distrarre facendo altre attività (tipo telefonare, guardare la tv..) perché questo guasterebbe il clima di accoglienza e socializzazione che deve caratterizzare il pasto.

  Tenere presente i gusti del bambino
Per invogliare il bambino a mangiare è bene tenere presente i suoi gusti. Se ci sono determinati alimenti che proprio non sopporta, inutile presentarglieli: sostituiteli con qualcos'altro.

  Limitare gli snack fuori pasto
A volte i bambini rifiutano il cibo durante i pasti perché hanno accesso troppo facilmente (e spesso in orari prossimi a quelli dei pasti) a cibi per loro più appetibili (snack, merendine, biscotti, cioccolatini...). Chiarite quindi con calma a vostro figlio che se non mangia quello che è previsto per cena, non potrà affatto sostituirlo con merendine e gelati vari. E non fategli mangiare snack prima dei pasti principali.

  Non parlare davanti al bambino dei suoi problemi alimentari
Non parlate davanti al bambino del fatto che mangia poco e che questo è un problema che vi preoccupa parecchio. Se il bambino sente parlare la mamma in questo modo, potrebbe essere contento di ricevere tante attenzioni per il fatto di non mangiare e questo gli farebbe abbandonare con più difficoltà le sue abitudini alimentari.




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