Gli interrogativi più comuni sul succhiotto
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Il
ciuccio e il pollice sono uguali.
Falso.
Il ciuccio è meno dannoso della suzione del pollice, dal momento che
esercita minore pressione sui denti, ed è più controllabile dalla
mamma che può decidere quando sottrarglielo.
Il ciuccio va bene fin dalla nascita
Il ciuccio va bene fin dalla nascita
Vero.
Può essere usato dalla nascita o dal primo mese fino ai due - tre
anni di età.
Intinto
nel miele non fa male.
Falso.
Il bambino che ha il vizio di addormentarsi regolarmente con il
biberon o con il ciuccio bagnato nel miele o nello zucchero sarà
sicuramente affetto da carie
a carico dei denti sia incisivi che canini.
Potrà avere la carie destruente e potrà avere gravi problemi da
ragazzo nella dentizione definitiva con anomalie della posizione dei
denti e di conseguenza anche disturbi del linguaggio, con problemi di
pronuncia.
Si accumulano troppi batteri, meglio non usarlo.
Falso.
Il ciuccio può essere fonte di malattie solo se viene scambiato tra
bambini. Il fatto che cada per terra e il bambino lo usi sporco non
crea problemi particolari. Anzi, l’eccessiva igiene sia un fattore
favorente le allergie.
Il
ciuccio misura febbre è sempre attendibile
Falso.
Il ciuccio misura febbre non è estremamente affidabile, va usato con
cautela. Bisogna considerare che il valore di temperatura trovato non
è reale e non bisogna spaventarsi.
Il ciuccio va tolto durante la notte
Falso.
Consente di addormentarsi meglio e di coccolarsi quando si risveglia
ed è solo. L’uso del ciuccio durante il sonno, secondo studi
recenti, dovrebbe essere in grado di diminuire il rischio di sindrome
della morte improvvisa del lattante (SIDS, la cosiddetta ‘morte in
culla’).
Bisogna togliere il ciuccio in maniera drastica.
Bisogna togliere il ciuccio in maniera drastica.
Falso.
Per aiutare il bambino a separarsi dal ciuccio bisogna agire in modo
graduale evitando azioni forzate e impositive e seguire dei piccoli
accorgimenti.
1.
Limitare l’uso alle situazioni più critiche, quando si addormenta
o se la mamma è assente
2.
Distrarre il bambino spostando la sua attenzione verso altri oggetti
o attività
3.
Proporre qualche compito “da grande” che con il ciuccio non possa
fare.4.
Non colpevolizzarlo se insiste a volerlo, ma lasciare che il
"distacco" avvenga quando si sente psicologicamente
pronto.
5.
Meglio evitare di farlo in concomitanza di altri cambiamenti
radicali, come l’inserimento all’asilo o la nascita del
fratellino.
Il Sole 24 Ore, 8 ottobre 2013, pag,
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