Ciuccio: vero o falso?

Gli interrogativi più comuni sul succhiotto

  Bimbo. Risponde, Gianfranco Trapani, pediatra e autore di "Bambini XXL - Come far crescere tuo figlio sano e felice" (Giunti Editore).

  Il ciuccio e il pollice sono uguali.
  Falso. Il ciuccio è meno dannoso della suzione del pollice, dal momento che esercita minore pressione sui denti, ed è più controllabile dalla mamma che può decidere quando sottrarglielo.
 Il ciuccio va bene fin dalla nascita
Vero. Può essere usato dalla nascita o dal primo mese fino ai due - tre anni di età.
Intinto nel miele non fa male. 
  Falso. Il bambino che ha il vizio di addormentarsi regolarmente con il biberon o con il ciuccio bagnato nel miele o nello zucchero sarà sicuramente affetto da carie a carico dei denti sia incisivi che canini. Potrà avere la carie destruente e potrà avere gravi problemi da ragazzo nella dentizione definitiva con anomalie della posizione dei denti e di conseguenza anche disturbi del linguaggio, con problemi di pronuncia.

  Si accumulano troppi batteri, meglio non usarlo.
  Falso. Il ciuccio può essere fonte di malattie solo se viene scambiato tra bambini. Il fatto che cada per terra e il bambino lo usi sporco non crea problemi particolari. Anzi, l’eccessiva igiene sia un fattore favorente le allergie.
  Il ciuccio misura febbre è sempre attendibile
Falso. Il ciuccio misura febbre non è estremamente affidabile, va usato con cautela. Bisogna considerare che il valore di temperatura trovato non è reale e non bisogna spaventarsi.

  Il ciuccio va tolto durante la notte
  Falso. Consente di addormentarsi meglio e di coccolarsi quando si risveglia ed è solo. L’uso del ciuccio durante il sonno, secondo studi recenti, dovrebbe essere in grado di diminuire il rischio di sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS, la cosiddetta ‘morte in culla’).

  Bisogna togliere il ciuccio in maniera drastica.
  Falso. Per aiutare il bambino a separarsi dal ciuccio bisogna agire in modo graduale evitando azioni forzate e impositive e seguire dei piccoli accorgimenti.

1. Limitare l’uso alle situazioni più critiche, quando si addormenta o se la mamma è assente
2. Distrarre il bambino spostando la sua attenzione verso altri oggetti o attività
3. Proporre qualche compito “da grande” che con il ciuccio non possa fare.4. Non colpevolizzarlo se insiste a volerlo, ma lasciare che il "distacco" avvenga quando si sente psicologicamente pronto.
5. Meglio evitare di farlo in concomitanza di altri cambiamenti radicali, come l’inserimento all’asilo o la nascita del fratellino.


Il Sole 24 Ore, 8 ottobre 2013, pag, 

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