Protegge dal diabete
È importante anche assumere carboidrati a basso indice glicemico come yogurt, noci, piselli, riso parboiled
di Mario Negri


I
NUMERI - Incrociando i dati è emerso che coloro che hanno un
indice DM sopra 6 hanno un rischio di diabete ridotto del 12%
rispetto a chi ha meno di 4; chi è nel livello più alto di GL ha un
rischio aumentato del 21% rispetto a chi è nel livello più basso.
Ma una dieta che combina aderenza alla DM e carboidrati 'light' o a
basso GL riduce il rischio di diabete del 20%. «Il ruolo della dieta
mediterranea nel controllo del peso è controverso - dice Marta
Rossi, primo autore del lavoro - e l'aderenza alla DM non è
associata a variazione di peso. Ciò suggerisce che la protezione
della dieta mediterranea contro il diabete non avviene tramite il
controllo del peso, ma con altri fattori dietetici».
OLIO
DI OLIVA - «Una peculiarità della dieta mediterranea - aggiunge
Federica Turati del Mario Negri - e una possibile spiegazione del suo
effetto protettivo è l'olio extravergine di oliva, ricco di grassi
monoinsaturi e povero di grassi saturi». Quanto ai carboidrati, La
Vecchia spiega che «una dieta con un alto carico glicemico porta
rapidi aumenti di glucosio e conseguenti aumenti di insulina nel
sangue. L'aumentata richiesta di insulina porta a
lungo andare a un
progressivo declino funzionale delle cellule beta del pancreas e di
conseguenza a un'alterata tolleranza al glucosio e a una maggiore
resistenza all'insulina, fattore predittivo del diabete».
CARBOIDRATI
-
Il minor rischio di diabete, quindi, si ha certamente seguendo la
dieta mediterranea, ma utilizzando anche carboidrati a basso indice
glicemico. Fra i carboidrati ad alto indice glicemico: glucosio, pane
bianco, cereali, uva, riso. A moderato indice: pane integrale, pasta,
arance, cereali integrali. A basso indice: fruttosio, yogurt,
piselli, mele, fagioli, noci, riso parboiled.
Corriere
della Sera, 2 ottobre 2013, pag,
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