Se a scuola il primo piatto è la verdura


Nelle mense di Sanremo s’inverte l’ordine altrimenti i ragazzi si saziano solo di pasta

Gianni Micaletto

 
Così rinunciano ad assumere fibre, vitamine e sali minerali importanti per il buon funzionamento dell’organismo. Con tanti saluti ai nutrizionisti che raccomandano una dieta sana e bilanciata.

  L’idea di invertire le portate del menu è sbocciata nella primavera di Sanremo: prima un periodo di prova circoscritto a una scuola dell’infanzia e a un asilo nido; adesso la decisione di estendere l’esperimento a tutti gli istituti cittadini. Ma con il «democratico» coinvolgimento delle famiglie, chiamate a pronunciarsi sulla novità attraverso una sorta di referendum.
Perché, nella città dei fiori e delle canzoni, non si vuole calare dall’alto una scelta che a qualcuno potrebbe anche apparire spiazzante o bizzarra.

  «Bisogna rendersi conto che, purtroppo, stanno cambiando le abitudini alimentari delle nuove generazioni – sottolinea Federica Leuzzi, dietista della Camst, ditta che ha in appalto preparazione e somministrazione dei pasti – A metà mattina i bambini fanno merenda con focacce che molto spesso sono più grandi dei loro visi, anziché con uno yogurt o un piccolo panino con marmellata, così arrivano all’appuntamento di mezzogiorno con scarsa fame, finendo per mangiare soltanto pasta e poco altro di cui sono ghiotti. Le verdure restano quindi nei piatti. Nasce da qui l’esperimento che ha dato buoni risultati nelle due strutture campione in cui è stato attivato. Ora si tratta di estenderlo, sempre in collaborazione con gli insegnanti, l’Asl, il Comune ed i genitori».

  In Italia il 23% dei bambini risulta in sovrappeso e l’11% è in condizioni di obesità, ma con punte di oltre il 40% in aree del Centro-Sud. Lo rivelano gli ultimi dati disponibili della campagna ministeriale «OKkio alla salute»,
condotta con cadenza biennale per radiografare le tendenze nutrizionali e sull’attività fisica nella popolazione più acerba. La fascia di età presa in considerazione è quella tra 8 e 9 anni, perché è già presente la capacità di rispondere autonomamente e lo sviluppo puberale non è ancora iniziato.

  Emerge che il 9% salta la prima colazione e il 30% la fa in modo non adeguato; il 68% si concede una merenda eccessiva; una quota del 23% non assume quotidianamente frutta e verdura; il 48% consuma ogni giorno bevande zuccherate e/o gassate.

  Lo studio coinvolge anche i genitori: il 36% non ritiene che i propri figli siano in sovrappeso. «I dati sono evidenti: troppi errori e squilibri al mentari», commenta la dottoressa Marialina Montaldi, dietologa dell’Asl Imperiese, componente della Commissione mense di Sanremo che si riunisce periodicamente in Comune per monitorare il servizio nelle scuole e valutare iniziative come quella dell’inversione dei piatti. Queste le sue conclusioni: «Di certo le merende troppo elaborate e le dosi eccessive di zuccheri rappresentano un problema. Il report ligure dello studio ministeriale rivela che il 47% dei bambini mangia verdura meno di una volta la settimana. C’è da preoccuparsi pensando che, a livello internazionale, si raccomanda di consumare cinque porzioni al giorno tra frutta e verdura. Con un’attenzione particolare sull’educazione alimentare dei più piccoli si spera di correggere le cattive abitudini. O almeno di limitarle. Non è solo una questione di peso: frutta e verdura sono ricche di contenuti protettivi contro il rischio di patologie cronico degenerative».

23%sovrappeso

Questa la percentuale dei bambini italiani in sovrappeso, mentre quelli in condizioni di obesità sono l’11%, con punte di oltre il 40% in alcune aree del Centro-Sud

L’ESPERIMENTO

Dopo un periodo di prova, si estende in tutto il Comune

LE RAGIONI

Cibi che proteggono da patologie croniche degenerative

La ricerca

I DATI SULL’OBESITÀ INFANTILE IN ITALIA VENGONO RACCOLTI OGNI DUE ANNI SULLA FASCIA 8-9 ANNI. IL 36% DEI GENITORI NON RITIENE I FIGLI IN SOVRAPPESO

La cura

CINQUE PORZIONI AL GIORNO DI FRUTTA E VERDURA SONO LA DOSE OTTIMALE RACCOMANDATA A LIVELLO INTERNAZIONALE. MEGLIO I PRODOTTI DI STAGIONE

Il problema

COLAZIONI INESISTENTI E MERENDE ECCESSIVE.

 IL 9% DEI BAMBINI NON FA COLAZIONE MA IL 48% BEVE OGNI GIORNO BEVANDE ZUCCHERATE E/O GASSATE

  La Stampa, 13 aprile 2013 pag, 21

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