Un’intera ala dell’ospedale
ospiterà il reparto di Terapia intensiva
di Marco Accossato
Il progetto
L’ultimo mattone al progetto
è stato donato ieri: Codé-Crai Ovest ha consegnato (alla presenza dei direttori
generali e di zona Piero Boccalatte e Giuseppe Bezzo) nella sede dell’Ascom al
dottor Farina un assegno da 45 mila euro, frutto dell’iniziativa di Natale
«Aiutare i bambini: c’è qualcosa di più dolce?» nei gazebo delle principali
piazze di Torino.
I
numeri
Nuovo volto al reparto, ma
anche e soprattutto nuove speranze per i bimbi prematuri. I posti per i neonati
pre-
termine che hanno bisogno di assistenza passeranno dagli attuali diciotto a trenta: dieci di terapia intensiva, dieci di sub-intensiva, i restanti per i cosiddetti «bimbi patologici». È prevista anche la nascita di una sorta di family-room, una camera dove papà o mamma possono stare accanto al proprio bimbo giorno e notte, ad esempio nelle situazioni più gravi, su un lettino posizionato vicino alla culla, con un bagno riservato.
termine che hanno bisogno di assistenza passeranno dagli attuali diciotto a trenta: dieci di terapia intensiva, dieci di sub-intensiva, i restanti per i cosiddetti «bimbi patologici». È prevista anche la nascita di una sorta di family-room, una camera dove papà o mamma possono stare accanto al proprio bimbo giorno e notte, ad esempio nelle situazioni più gravi, su un lettino posizionato vicino alla culla, con un bagno riservato.
Un progetto anche di umanizzazione, che
affiancherà la nuova neonatologia ospedaliera del Sant’Anna a quella
universitaria creata dal professor Claudio Fabris e diretta dal professor
Enrico Bertino, e alle altre due esistenti al Maria Vittoria e all’ospedale di
Moncalieri.
In un momento di bilanci in profondo rosso,
di fornitori non pagati, tutto sarà possibile solo grazie alla solidarietà che
ha portato fondi e a centinaia di volontari che a Natale come in altre
occasioni hanno organizzato banchi e iniziative di raccolta fondi. «L’attuale reparto,
pur dotato di attrezzature d’avanguardia che trasferiremo nel nuovo centro -
spiega il dottor Farina - non può più essere considerato a norma, secondo gli
standard previsti per le neonatologie».
Gli spazi
Tra i miglioramenti previsti, lo spazio in
più accanto a ogni culla, dove papà e mamme potranno restare senza ostacolare
il lavoro del personale. «Semplicità e calore domestico». Il progetto si fon da
su questi due pilastri. E proprio perché il nuovo reparto sia davvero a misura
di mamma e bambino il dottor Farina ha voluto che la nuova planimetria e i
disegni di quello che sorgerà al quarto piano del Sant’Anna venissero viste e
approvate - prima dell’okay definitivo - proprio dalle famiglie dei bambini
oggi ricoverati nell’attuale terapia intensiva neonatale. «Vivendo e lavorando
ogni giorno in reparto - spiega il primario - è probabile che l’abitudine
impedisca a noi medici di osservare dettagli che invece i genitori dei bimbi
ricoverati possono aiutarci a correggere o evitare».
Due
milioni di euro
I lavori dureranno un anno e
mezzo per un investimento di 2 milioni, interamente finanziati da donazioni e
iniziative dell’associazione «Crescere Insieme»
LA STAMPA, 6 aprile 2013, pag, 54
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