L’obolo mensile rende i
ragazzi dipendenti e meno propensi al risparmio
L’unica eccezione: una
ricompensa per un compito da portare a termine
di Enza Cusmai
La questione è finita nelle mani degli
esperti inglesi che bocciano lo stipendio fisso infantile. Da Londra, per
esempio, spunta uno studio di due scienziati per il quale dare soldi ogni
settimana è controproducente. La paghetta renderebbe i bambini dipendenti, con
meno attitudine al risparmio.
I soldi vanno dunque dati, ma, avvertono i
ricercatori, soltanto in cambio di un compito da portare a termine. Solo così i
bambini associano la fatica al denaro che non va dissipato. C’è di più. Chi e
la gisce soldi ai ragazzi senza motivo e aumentala somma progressivamente finisce
addirittura per trasformarli in veri e propri dissipatori. Esagerazioni? Non
secondo la ricerca della «Royaleconomic society» britannica, in cui si sostiene
che umentare anche dell’1% la paghetta, riduce di un quinto la probabilità che
il bambino possa conservare qualcosa nel salvadanaio. Dunque, un minore più
soldi ha tra le mani, più spende. E addio propensione al risparmio. Gli
studiosi invitano quindi i genitori a farfare lavoretti ai propri figli per poi
gratificarli con piccole somme di denaro. Proprio come avviene nel mondo
anglosassone, dov’è diffusa la tradizione di far lavorare i bambini,
soprattutto durante le vacanze estive dove possono tagliare l’erba del giardino
e dipingere il classico steccato di legno.
Ma da noi non funziona così, forse per la
carenza di giardini e di steccati. Una ricerca della Tru teee study del
2010
dimostra infatti che i nostri ragazzi sono più viziati perché ricevono in media
una paghetta più alta rispetto ai coetanei nordici ed è raramente ottenuta in cambio
di compiti o mansioni. Ed è per questo che i ragazzi definiscono i genitori dei
bancomat viventi. Ma quanti sono i bambini e gli adolescenti che incassano ogni
fine settimana nonostante la crisi? Secondo l’Istat sono il 31% di bambini e
ragazzi tra i 6 e i 17 anni: la ricevono regolarmente il 32,7% dei maschi e il
29,2% delle femmine che incassano in modo più occasionale. L’importo medio
della paghetta è di 14 euro a settimana, che varia da circa 7 euro per la fascia
6-10 anni a 10 euro per l’età 11-13 fino ai 17 euro per i ragazzi dai 14 ai
17anni. Ma, so presa, i ragazzi italiani, soprattutto quelli che vivono al Nord,
non sono spendaccioni: il 62,1% riesce ad accumulare anche piccole somme.
GRUZZOLO
Secondo due ricercatori
inglesi dare dei soldi ogni settimana ai figli non aiuta a farli diventare
adulti responsabili
il Giornale, 6 aprile 2013,
pag, 20
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