Allarme sul latte di soia per i bebè


Può determinare gravi complicazioni



  A base di soia, riso o mandorla, i cosiddetti latti vegetali si sono imposti negli ultimi anni, anche per rimpiazzare il latte vaccino in quei soggetti allergici o intolleranti.

  Tuttavia, secondo l’Anses, l’agenzia nazionale francese di sicurezza sanitaria, queste bevande sarebbero all’origine di «apporti nutritivi insufficienti, carenze o anche complicazioni gravi» nei bambini di età inferiore a un anno.

  L’Anses ha cominciato a occuparsi della questione nell’ottobre 2011 dopo essere stata informata di una denutrizione molto grave in un bambino di 12 mesi nutrito esclusivamente con latte di mandorla. Due studi condotti tra il 2008 e il 2011 avevano inoltre esaminato 13 casi di complicazioni imputabili al consumo di succo di riso, castagna, mandorla e soia. Arresti della crescita, anemia severa, carenze di calcio, vitamina D e sodio sono stati riscontrati durante l’ospedalizzazione di questi bambini.

  Ma è nei bimbi di età compresa fra 0 e 1 anno che le carenze sono più gravi. A questa età infatti il peso del bambino si moltiplica per tre, mentre quello del suo cervello passa da 300 grammi a un chilogrammo e la taglia aumenta del 50%. In questa fase della crescita una situazione di defi cit nutritivo comporta effetti biologici non visibili che si manifesteranno a medio e lungo termine con problemi nello sviluppo, sottolineano gli esperti
dell’Anses. E le ripercussioni sono tanto più severe quanto l’apporto insufficiente è precoce, importante e prolungato.

Italia Oggi, ì 19 marzo 2013 pag, 15

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