La
crisi economica fa la sua parte
di Silvia Soligon
La crisi economica aumenta il rischio di
depressione post partum. A sottolinearlo è Onda, l'osservatorio nazionale sulla
salute della donna, secondo cui le preoccupazioni per il proprio futuro e per
quello dei propri figli può scatenare un disturbo che colpisce quasi una donna
su quattro. Presentando i risultati di un'indagine condotta tra il 2008 e il
2011 su 367 donne con depressione perinatale – 189 incinte e 178 neomamme – Claudio
Mencacci, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell'ospedale
Fatebenefratelli di Milano, ha sottolineato che “salute mentale e investimento
sul materno infantile si propongono come punti cardine per una ripresa
economica. Infatti, laddove si è investito in questi due settori più
rapidamente si è usciti dalla crisi economica”.
Il profilo della donna a rischio corrisponde
a una trentaquattrenne con buona istruzione e di stato sociale medio, sposata o
convivente, che ha affrontato una gravidanza con complicazioni e a già avuto a
che fare con ansia e depressione, che riceve uno scarso supporto da parte del
compagno, della famiglia e degli amici e che deve lottare con un altro problema
sempre più diffuso: la disoccupazione. Le donne immigrate, soprattutto se sono
arrivate in Italia da poco tempo, sono ancora più a rischio a causa dello
stress associato al processo di acculturazione, alle difficoltà linguistiche e
culturali che interferiscono con l'utilizzo dei servizi sanitari e sociali e
alla mancanza del sostegno della propria famiglia. “Il profilo emerso – ha
commentato Mencacci – conferma dunque l'importanza della patologia pregressa e
del sostegno lavorativo e familiare”.
"La gravidanza rappresenta un periodo di
profondi cambiamenti fisici e psicologici, spesso sottovalutati – ha
sottolineato Francesca Merzagora, Presidente di Onda -. Un ritardo diagnostico
di un disturbo dell'umore può, però, avere importanti ripercussioni sulla donna
e sul nascituro". Per questo l'osservatorio ha promosso A Smile for Moms,
iniziativa patrocinata dal Ministero della Salute che intende promuovere la
ricerca sulla salute mentale, offrire aiuto, servizi e centri di ascolto alle
donne e aiutare i medici a riconoscere e trattare il disturbo nel modo migliore
possibile. Le mamme hanno a disposizione un sito – www.depressionepostpartum.it
– dove possono trovare le informazioni di cui hanno bisogno. Nel frattempo,
Onda ha messo in rete i Centri di Riferimento di Milano, Torino, Pisa, Napoli,
Catania e Ancona, l'eccellenza nella cura di questa problematica.
IL Sole 24 ORE, 5dicembre
2012, pag,
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