Storia d'agosto, di Agata e d'inchiostro


Nadia Terranova
Storia d'agosto, di Agata e d'inchiostro
 Edizioni Sonda, pagg.160, Euro 12,90


   IL LIBRO – Agosto  è il classico mese delle vacanze e del mare: non per Agata, sveglia dodicenne costretta dalla malattia della nonna a restare in città con la sorella Leila. Quando quest’ultima la lascia sola in casa per raggiungere il fidanzato in montagna, Agata si ritrova come unici compagni gli adorati libri, i ricordi della storia della sua famiglia e… la piazza margherita con funghi e wurstel!
  A consegnargliela ogni volta + Gabo,  imprevedibile diciottenne che in agosto gestisce per conto dei genitori MuccaPizza. Insieme uniranno le proprie forze (e le proprie solitudini) per portare a termine il piano top secret di Gabo: liberare i cani i cavalli vittime delle scommesse e delle corse clandestine gestite della mafia.  Non è pero l’unico segreto di Gabo, che colpisce Agata diritto al cuore.

Agata
   Per la prima volta da quando sono rinchiusa nella prigione dorata, mi affaccio alla finestra. La visita di stanotte mi ha reso più spavalda. I segreti belli, si sa, fortificando. E adesso ne ho uno tutto mio che si chiama Gabo. Alla faccia di leila che non si è mai accorta di lui.

  È stranissimo: ho fatto a me stesso questo racconto migliaia di volte, eppure oggi vedo le mie vecchie parole mettersi nuovi vestiti e allisciarsi i capelli in nuove acconciature, Non le  riconosco più, le mie storie di sempre: si sono messe le scarpe per andarsene in giro nel mondo.

Gabo
  Sarò un po’ megalomane ma il mondo sembra aver bisogno di me e mi reclama a gran voce. Se ho due problemi, neutralizzarli posso provare a farli imbattere l’uno nell’altro. Non ho capito bene come, ma sento che questa specie di pensiero laterale potrebbe portarmi da qualche parte.


  Sono accanto a questa strampalata che parla come un libro, eccentrica eppure normalissima, unica ma anche un po’ banale. Mi vede come un fratello maggiore? Non so: è importante che io faccio ogni cosa proprio come va fatta. Sarebbe un doloroso delitto non essere abbastanza grande da riuscire a proteggerla.       
   
  UN BRANO -  “Gabo
  Notte d’estate, stelle chiare e semplici che aiutano a camminare nelle mie vie preferite, quelle con i lampioni spenti.
  Stelle serene, che fanno luce anche sul mio libro appena sfilato dalla tasca dei jeans.
  (Così, Miss Capriccio è insieme al suo fidanzato, in montagna. E la montagna neanche le piace, ne sono sicuro, non le importa nulla del posto in cui se n’è scappata, voleva solo stupire con l’ennesima bravata. Come faccio a saperlo? Lo so e basta).
    Cari Saggi tibetani, stavolta vorrei sottolineare tutto perché non mi ricordo più niente e mi sento stordito e avrei proprio bisogno di sollievo. Sfoglio, cerco, faccio finta di leggere ma le parole mi sembrano  solo giochi d’inchiostro.
  Non riesco a concentrarmi, la quasi alba mi distrae.
  La ragazzina non sarà più “la ragazzina”. Ora per me è diventata Agata, si è conquistata il diritto a un nome: il suo. Del resto, come ho letto in un altro dei miei pochi libri, il nome Agata, che viene dal greco, significa “buona, virtuosa” mentre Leila, che viene dall’arabo, significa “scusa come la notte”.
     Incredibile tutto quello che possiamo dire agli altri anche solo quando ci prestiamo. Un altro dei pochi libri che mi piace rileggere è in un vecchio testo sull’origine dei nomi. Ci stanno proprio tutti, in ordine alfabetico . Si scoprono un sacco di cose sulle persone, a risalire all’onomastica.
  Appena sono entrato in quella casa mi ha investito una sensazione di inqueta famigliarità con tutto ciò che riguarda Leila. Mentre guardavo i suoi libri, i suoi oggetti, la sua stanza, il letto in cui dorme e il pavimento che calpesta, per poco non inciampavo in qualche strana emozione, Non avrei mai pensato di arrivale così vicino. Per fortuna non c’era”  
     
L’AUTRICE - Nadia Terranova è nata nel 1978 a Messina. Dopo essersi laureata in Filosofia si è trasferita a Roma dove ha conseguito il dottorato in Storia Moderna. Si è occupata di libri come editor, traduttrice e insegnante e ha tenuto un laboratorio di scrittura narrativa per le scuole. Scrive per alcune riviste e antologie e ha ideato un libro di ricette e racconti. Scrive anche per il teatro. Il suo romanzo per ragazzi Caro diario ti scrivo…, scritto con Patrizia Rinaldi e pubblicato da Edizioni Sonda, ha ricevuto la menzione speciale Nisida-Roberto Dinacci nel Premio Elsa Morante Ragazzi 2011.

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