A vivere (bene) si impara da piccoli


Didier Pleux
A vivere (bene) si impara da piccoli
De Agostini, pagg.261, Euro 16,90



   IL LIBRO – Li abbiamo amati, coccolati, assecondati in tutto pur divederti sorridere. Abbiamo cercato di essere genitori perfetti, eppure loro non sono mai contenti: tendono a isolarsi, non aprono bocca, sono arroganti con i compagni, incontentabili e capricciosi ma vulnerabili, incapaci di affrontare un impegno, di tollerare la minima frustrazione. Che fare allora con i nostri figli? Occorre imparare a osservarli, a riconoscere emozioni e bisogni per aiutarli ad accettare se stessi e a interagire con gli altri e soprattutto, con la realtà, che è perfettibile e non sempre pronta a esaudire i nostri desideri. Didier Pleux ci assiste in questo percorso educativo verso una psicologia del benessere e “della resilienza”, incitandoci a dire, quando è necessario, qualche “no” costruttivo. Troveremo così, insieme ai nostri bambini, le risorse disponibili per superare gli schemi, comunicare, condividere, crescere e vivere sereni: la felicità è un dono che si impara da piccoli.     

 Crescere un figlio è una sfida impegnativa e ogni genitore vorrebbe che il suo bambino fosse sereno ed equilibrato. Ma può capitare che ci siano momenti di chiusura, incomunicabilità, frustrazione, che il bambino faccia fatica a riconoscere i propri limiti, a valorizzare le proprie risorse o a mettersi in relazione con gli altri, ad accettare la diversità, le piccole e grandi delusioni. Che fare? Occorre imparare a osservare i propri figli e a comunicare con loro, alimentandone l'autostima e al tempo stesso l'apertura fiduciosa verso il mondo. Didier Pleux ci aiuta a capire come focalizzare il problema, come riconoscere bisogni ed emozioni, aiutando i bambini ad accettare se stessi e il mondo, per crescere e vivere sereni.
 
  UN BRANO – “Possiamo aiutare nostro figlio a crearsi una buona immagine di sé, un’accettazione incondizionata di se stesso, accompagnandolo nella lenta costruzione della sua personalità, valorizzando i suoi punti di forza, tenendo conto della debolezze e cercando nel contempo di attenuarle. Malgrado un ambiente a volte  negativo, è possibile stimolare in lui una resilienza neutralizzando tutti i pensieri auto disfattisti suscitati dal suo adeguarsi agli altri e alla realtà. Educare significa fare in modo che un figlio sappia quando vale (autostima), osi agire (fiducia in se stesso), ma possa anche convivere con sé e con gli altri. L’accettazione di sé è costituita dal difficile apprendimento di se stessi: il bambino può scoprirsi, da solo, “singolare”, può imparare ad accettarsi con le proprie condizioni, positive o negative che siano, con i suoi talenti, ma anche con le sue zone d’ombra, con la sua fallibilità di essere umano. È importante sviluppare l’autostima del proprio figlio, ma se il bambino viene voltato soltanto valorizzato c’è il forte rischio che si riveli molto vulnerabile alla minima difficoltà o al primo sguardo di dissenso di chi lo circonda. Sembra dunque indispensabile imparare a monte l’accettazione di sé, che si costruisce principalmente mediante il riconoscimento delle emozioni. I genitori possono insegnare al proprio figlio ad accettare i suoi stati d’animo, a gestire meglio le reazioni emotive”.

  INDICE DEL VOLUME – Introduzione - Bambini infelici? – Una psicologia della resilienza - Imparare a essere felici – Capitolo 1. Come vivono i bambini felici? - Chi è un bambino felici? – Le emozioni del bambino – TEST 1. Il bambino e le sue reazioni emotive – Che cosa prova? – Il bambino e la sua  realtà – Il bambino e  la realtà – Capitolo 2. Possiamo rendere nostro figlio più felice? – Il bisogno del bambino del XXI secolo – Le credenze che impediscono di educare – TEST 2. Quali sono le nostre credenze? Nuove ipotesi nella psicologia infantile – TEST 3. Siete permissivi? – Genitori perfetti… genitori perfettibili? – Lo stress dei genitori – TEST 4. Come reagire? – Educare: un mestiere? – TEST 5. Che cosa rinforzano le risposte educative? - Capitolo 3. Il bambino “singolare” (che si accetta) – Prima tappa verso  l’accettazione di se stessi: dall’emozione al senso di sé – Seconda tappa verso l’accettazione di se stessi: l’apprendimento della realtà – TEST 6. I centri d’interessi del bambino – Capitolo 4. Il bambino “sociale”( che accetta gli altri) – TEST 7. Vostro figlio è troppo egocentrico? – Insegnargli che l’altro esiste – Accettare gli altri – TEST 8. Attività solitaria o sociale? – Accettare le frustrazioni provocate dagli altri – TEST 9. Aiutare vostro figlio a realizzare (parte I) – Evitare il “cocooning” – Capitolo 5. Il bambino “forte” (che accetta le frustrazioni) – Un mondo perfetto? – TEST 10. Un bambino Lift ( Low Frustration Tolerance)? – La frustrazione si impara! – Che cosa possiamo fare? – TEST 11. Aiutare vostro figlio a realizzare (parte II -  Conclusione – I bambini di oggi sono in pericolo? – I genitori: un baluardo contro una società individualista e consumista – Chi ama bene, frustra bene! – Note - Bibliografia

  L’AUTORE – Didier Pleux è laureato in Psicologia dello Sviluppo ed psicologo clinico e psicoterapeuta. Dirige l’Istituto Francese di Terapia Cognitiva. Ha scritto libri di successo come Gèneration Dolto (2008), De l’anfant roi à l’anfant tyran (2002) e “Peut mieux faire”. Remotiver son enfant à l’ecole (2001)

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