Per una nascita dal volto umano


Claude Didierjean-Jouveau
Per una nascita dal volto umano
Coleman Editore, pagg.88, Euro 7,00


  IL LIBRO –  Nella nostra società moderna ci sono due modi d'interpretare la nascita: uno che vede la gravidanza e il parto come potenziali situazioni a rischio da "blindare" al massimo grazie a tutta una serie d'interventi medici; e l'altro, che vede un processo fisiologico che, salvo eccezioni, si svolge naturalmente e che è inutile, se non pericoloso, disturbare con esami e controlli sistematici.

  UN BRANO – “Avere una visione fisiologica della gravidanza significa riconoscere i normali cambiamenti con i relativi valori che possono variare in gravidanza. Ci sono valori che sono diversi in gravidanza rispetto a quando non si è incinte e che quindi gli esiti di alcuni esami che fuori dalla gravidanza potrebbe indicare un campanello d’allarme sono in realtà normale nella nuova situazione.
  Come dice Michel Odent, la placenta è l’avvocato del bebè: “costantemente essa manipola la fisiologia materna per il benessere del feto. Può inviare dei messaggi alla madre grazie agli ormoni quali l’Hcg. È come se la placenta dicesse alla mamma, per esempio: “potresti diluire il suo sangue e renderlo più fluido, affinché possa arrivare più facilmente là dove vi è un bisogno urgente”. Può anche, in seguito ad un altro bisogno di glucosio, creare una modificazione temporanea del metabolismo degli idrati di carbonio.

Michel Odent dà tre esempi in cui i risultati possono essere modificati dalla gravidanza generando numerose inquietudini e trattamenti spesso inutili.
  Primo esempio: il valore dell’emoglobina. Quando alla fine della gravidanza,una donna ha un valore dell’emoglobina intorno a 9 oppure 9.5 gr su 100 ml di sangue, essa rischia di trovare un operatore sanitario che, essendo informato sugli studi epidemiologici, pensi che il valore corrisponda ad una carenza di ferro e, di conseguenza, dirà alla donna che è anemica e che dovrà prendere del ferro.
   Gli studi epidemiologici sembrano invece indicare che questo valore non solo è normale, ma benefico durante la gravidanza. Un’equipe londinese ha studiato più di 150.000 gravidanze; ed è stato evidenziato che il peso di nascita medio più elevato si trovava nel gruppo di donne che avevano, durante la gravidanza, un valore dell’emoglobina compreso tra 8,5 e 9,5. Quando questo valore non scendeva sotto il 10,5 vi era un maggiore rischio di piccolo peso alla nascita e di parto prematuro”.

  INDICE DEL VOLUME –  Prefazione – Introduzione – La gravidanza non è una malattia – Da chi farsi seguire – Gli esami – Le ecografie – Corsi di accompagnamento alla nascita – Il parto -  Dove partorire? – Il bisogno d’intimità – Con chi partorire – Il padre e gli altri accompagnatori – Le procedure ostetriche – Il parto indotto – Quando Partire (o recarsi alla maternità)? – La somministrazione di ossitocina – Il monitoraggio – La rottura del sacco amniotico – L’epidurale – Le posizioni durante il travaglio ed il parto – Preservare il perineo – L’episiotomia – Il cesareo – Il parto prematuro – Che cos’è un parto fisiologico? – Le ore e i giorni che seguono la nascita – La culla termica – Il bagnetto – L’espirazione del muco – Il roaming-in per la non-separazione – Conclusione – Appendice - Note  

  L’AUTORE –  Claude Didierjean Jouveau - Da più di 25 anni, madre di tre ragazzi, s'interessa al mondo della nascita e dell'allattamento e partecipa a diverse associazioni di genitori che trattano questi temi (La Leche League, Naissance et libertés, Naitre à la maison, Naissance et citoyenneté...).






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