La prima ferita

Willi Maurer
La prima ferita
Terra Nuova Edizioni, pag.208, Euro 13,00


   IL LIBRO –  Forte del successo in Germania e in Francia, l'opera più matura di Willi Maurer arriva finalmente anche in Italia, pubblicata da Terra Nuova Edizioni.
Tema di questo libro è l'imprinting, ossia l'impronta determinata dal contatto multisensoriale che avviene tra madre e bambino al momento della nascita. Quando tale esperienza non viene alterata da fattori esterni, si attiva un senso di appartenenza reciproca e un appropriato comportamento istintivo.
La nascita non è di per sé un evento traumatico se al neonato è data l'esperienza di essere accolto dalla madre, ma un'eventuale interferenza su questo delicato processo può avere notevoli ripercussioni sulla salute e sul comportamento.
Nella maggior parte dei casi, il dolore per il mancato imprinting è così lacerante da essere rimosso, dando origine ad una profonda scissione interiore.
Partendo da questa premessa, l'autore illustra un percorso di guarigione dalla ferita primaria causata dall'assenza di imprinting e allo stesso tempo pone le basi per una cultura nuova, basata sui bisogni fondamentali dell'essere umano e, di conseguenza, improntata alla giustizia e al miglioramento della qualità di vita di tutti.
Una lettura stimolante per genitori e futuri genitori, ma anche per psicologi, educatori, politici ed ecologisti, e per coloro che operando nel campo della salute, della nascita, della maternità o del disagio sociale hanno a cuore il futuro del Pianeta.

  UN BRANO – “Portare il bambino significa soddisfare la sua necessità di contatto fisico e allo stesso tempo creare le condizioni ideali per soddisfare gli altri bisogni,  come quello di essere allattato, riconoscendoli dai primi
segnali senza che il bambino sia costretto a piangere. Il bambino si attende infatti di essere portato continuamente, o almeno di essere in contatto sensoriale con altri esseri umani, e di non dover aspettare quando gli serve qualcosa.
Per i primi mesi la figura di riferimento è la madre,  affiancata via via dal padre o da altre persone famigliari. La madre infatti accoglie il bambino fin dall’inizio della vita, gli fornisce tutto il nutrimento necessario per svilupparsi (prima tramite la placenta e poi con il latte materno) ed è sin dal concepimento in constante comunicazione umorale ed emotiva con lui. Il bambino si sente al sicuro con lei, quando ne riconosce l’odore, la pelle, il sapore e i suoni.
Ma non basta tenere in braccio il bambino, è necessario essere attivi: portare il bambino è contatto fisco in movimento. Per comprendere perché sia così importante, bisogna addentrarsi nelle modalità naturali di crescita e sviluppo del sistema nervoso. Esse prevedono un’adeguata e continua stimolazione, che comprende movimenti di tutti i tipi e cambi di posizione, una ricca esposizione a suoni, odori, immagini e un benefico massaggio integrale. L’insieme di queste stimolazioni porta ad una sana maturazione del sistema nervoso e al crearsi di sinapsi che permettono una rielaborazione dei dati tale da garantire coordinazione motoria, orientamento spaziale, senso dell’equilibrio e interazione efficace con l’ambiente. Ciò è vero anche per il periodo prenatale: si è osservato che, a seguito del riposo a letto consigliato in caso di minaccia di aborto, il bambino presenta frequentemente anomalie nello sviluppo. L’insieme di queste stimolazioni cinestetiche, del contatto diretto pelle contro pelle e dell’allattamento materno a richiesta, sembra essere determinante per una crescita rapida, capacità motorie ben sviluppate e un buono stato di salute generale. Inoltre il neonato ha molta energia che non può ancora scaricare con la propria attività fisica, ma soltanto tramite quella dell’adulto; quando questo avviene, il corpo è tonico ma rilassato, i movimenti fluidi e armoniosi, altrimenti si osserva un accumulo di tensione e rigidità – il bambino per sempre inarca la schiena o scalcia”.

  INDICE DEL VOLUME –  Prefazione di Michel Odent – Preambolo di Clara Scropetta – Introduzione all’edizione italianaLa  nostra croce: La scissione interiore – La scissione interiore: conseguenze di un comportamento umano improprio? – la fonte sepolta della pace – Le esperienze in utero – La nascita – La depressione post-partum – Le conseguenze della medicalizzazione della nascita – L’origine della scissione interiore – La voglia di vivere infranta – La prima scelta - essere portati – Portare il bambino – Il bambino desiderato e i desideri del bambino – Che brava bambina! Com’è buona! - Le conseguenze della scissione interiore – Violenza e tendenze autodistruttive – Bulimia e anoressia – Strategie di sopravivenza – corruzione e manipolazione – La seconda scelta - verso l’esaurimento delle risorse – Effetti sulle relazioni affettive – Comportamento sessuale – Effetti sul comportamento sociale - Vandalismo e razzismo – Il fallimento delle religione – La paura del senso l’impotenza – Altre culture, altri costumi – Il popolo dei Kikiyu – Gli Stati Uniti – Il popolo degli Yequana – Bali – Il popolo dei Netsilik – Il Giappone – L’Europa occidentale – La Russia e l’Europa sud orientale – La Sindrome di Giocasta e Laio –Considerazione filosofiche - Il percorso iniziatico di Edipo (secondo l’autore) – Complesso di Edipo o sindrome di GioLa? – Alla ricerca di sé – Il circolo vizioso della sindrome di GioLa – Circolo vizioso e via d’uscita – Amore non appagato – La prima relazione d’amore – L’abbandono – La complementarità nelle relazioni – Elsa e Daniele, un esempio – “Peccare”, un’opportunità per diventare coscienti – La sessualità – Frigidità – La seduzione – Sintomi e Aberrazioni – Lo sfruttamento sessuale – Lo stupro – Pornografia e sadismo – Pedofilia e abuso infantile – Incesto – Confronto tra protagonisti – diretti i indiretti – Il desiderio di sicurezza – Karl e il sole crescente – Percorsi religiosi errati – Perdita, mancanza e compensazione – Senso di appartenenza e comportamento consumistico – Politica e massimizzazione del profitto – Il buon samaritano – Il vero costo degli interessi bancari – L’economia-comprendere osservando in profondità -    Farla finita con la Sindrome di Giola – guarigione attraverso il ri-congiungimento – La via d’uscita: ri-connettersi (re-ligione) – Rituali di ricollegamento – Lavoro Emotivo e Corporeo – Momenti di risveglio -  Prevenire o curare? - Di cosa ha bisogno il bambino? – Comportamento naturale con i bambini – Riflessioni per porre fine alla sindrome di GioLa – Conclusione – Appendice – Epilogo  di Clara Scropetta – Lettura consigliate – Indirizzi utili

  L’AUTORE –  Willi Maurer, nato nel 1945 nella Svizzera tedesca, vive da tempo nel Canton Ticino. Dal 1981 accompagna singoli e gruppi nello sviluppo del potenziale interiore personale con il Lavoro Emotivo e Corporeo, metodo da lui elaborato che permette di riprendere contatto con gli aspetti rimossi della propria esistenza, di elaborarli e di integrarli.
Ha dedicato gran parte della sua vita allo studio e alla sperimentazione di diversi metodi di psicologia umanistica e di terapia (Gestalt, Terapia Primale, Bioenergetica, Feldenkrais) che lo hanno condotto a una intravisione (suo neologismo per indicare la visione d'insieme dei nessi) dell'origine dei conflitti individuali e collettivi.
Da dieci anni è impegnato nella rete Holon e incaricato del collegamento tra la sezione italiana e quella tedesca.

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