Torna anche la poliomielite la minaccia viene dalla Russia

Ma la nostra popolazione è ben difesa. Siamo al sicuro anche da tetano, difterite, epatite B, pertosse ed emofilo b. L’attenzione viene mantenuta alta per la rosolia
di Mariapaola Salmi

  L’aderenza alla vaccinazione per tetano, difterite, epatite B, pertosse, emofilo b e poliomielite in Italia è  molto alta, oltre il 95%, e rassicurante. Va ricordato però che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) negli ultimi tempi sta discutendo se sia il caso di mantenere ancora per la regione Europa lo stato di area “polio free”, dichiarata nel 2002, dopo le segnalazioni di qualche migliaio di casi di poliomielite in Russia e Caucaso che hanno
fatto registrare già in questi primi mesi del 2011 oltre 90 casi. Da noi, grazie alle vaccinazioni, è in diminuzione la parotite, chiamata volgarmente “orecchioni”, come pure tende a decrescere la pertosse che sotto l’anno di vita può complicarsi.
La varicella è la malattia esantematica più frequente nella classe d’età 0-14, superata nei giovani adulti dalla rosolia.
Per la varicella, che facilmente porta complicazioni se presa da adulto, il Piano nazionale vaccini  raccomanda di vaccinare tutti gli adolescenti a 12 anni e i suscettibili appartenenti a categorie a rischio. «Problematica è la circolazione incontrollata del virus della rosolia tra le adolescenti e le donne in età fertile – dice la dottoressa Stefania Salmaso dell’Istituto Superiore di Sanità – tra l’altro è disponibile un vaccino tetravalente può prevenire sia la rosolia che il morbillo». Nel periodo 2005-2008 sono stati 110 i casi notificati come sospetti di rosolia in gravidanza e 37 quelli di rosolia congenita. Per l’eliminazione della rosolia congenita, obiettivo del Piano nazionale, alla vaccinazione universale di tutti i bambini, potrebbe essere necessario secondo gli esperti affiancare una strategia vaccinale selettiva per le ragazze prima della pubertà e per le donne in età fertile non immunizzate, come raccomanda da tempo l’Accademia americana di pediatria.
  Trend in crescita tra i bambini e i giovani adulti anche per la scarlattina causata da un batterio, lo streptococco di gruppo A. In mancanza di un vaccino, la diffusione può essere tenuta sotto controllo con l’isolamento del malato, lavaggi accurati delle mani, e facendo attenzione ad evitare di manipolare gli oggetti  usati dal paziente.

la Repubblica, 10 maggio 2011, pag.29

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