Infertilità

Un calcolo su gameti ed embrioni basato su cinque fattori già applicato in Scandinavia e ora rivisto dal gruppo di ricercatori dell’università di Torino: margine di attendibilità che supera il 90%. Ecco le nuove tecniche

 di Giuseppe Del Bello

LE CIFRE
L’infertilità colpisce il 9%delle coppie. Quella femminile: disturbi di ovulazione
e tube, endometriosi

IL FATTORE ETÀ
A 30 anni una donna sana ha il 20% di possibilità di restare incinta; a 40 si crolla al 5%

LO STILE DI VITA
Sovrappeso (Bmi>25) e sottopeso (Bmi<19) fanno diminuire la capacità di procreare

I TRATTAMENTI
Sono efficaci: studio danese su 1338 casi rivela che il 69,4% di coppie in fertili ha avuto un figlio

LE COPPIE
Il 56% di coppie con problemi va dallo specialista e appena il 22,4 delle infertili affronta una terapia


La formula della procreazione così si prevedono i gemelli 

  SORRENTO Dall’aspetto dell’embrione è possibile valutare le probabilità di gravidanza e sapere se questa sarà gemellare. Tutto merito di una formula matematica che, analizzando cinque parametri, consente un calcolo predittivo con un’attendibilità che supera il 90 per cento. La ricerca è stata illustrata da Alberto Revelli, responsabile del centro Procreazione assistita dell’università di Torino, al “Forum for the future, dalla tradizione all’innovazione”, sulle nuove tecniche di fecondazione e organizzato a Sorrento dalla Merck Serono.
  «Siamo partiti con la valutazione morfologica degli embrioni», spiega, «attraverso la loro visione al microscopio e attenendoci a cinque variabili: numero di cellule a 48 ore dallo sviluppo, presenza o meno del nucleo al loro interno, regolarità delle dimensioni, se è rispettata la disposizione simmetrica a quadrifoglio e, infine, se ci sono anche cellule frammentate ». Gli embrioni studiati con questi criteri, erano stati trasferiti  due a due nell’utero di circa 3000 donne. Di queste, 700 hanno rivelato una gravidanza gemellare che ha confermato l’attecchimento di entrambi gli embrioni, mentre per circa 1500 l’impianto non ha dato esito. Continua Revelli, «Allora abbiamo confrontato le cinque variabili embrionali che hanno permesso  l’attecchimento con le stesse variabili negli embrioni che, invece, non ce l’hanno fatta. Il risultato è stato la formula matematica che, con dei correttivi, permette di stimare con precisione il potenziale che ogni embrione ha di dar origine a una gestazione. La formula? Basta inserire le cinque variabili in un’equazione matematica per ottenere le probabilità di attecchimento».
  Il vantaggio per le coppie che si sono affidate alla procreazione assistita per mettere al mondo un figlio è notevole: potranno conoscere la reale probabilità di successo e anche prevedere se, in base alla struttura degli embrioni da impiantare, nasceranno due gemelli. «Il software infatti», aggiunge lo specialista, «permette di trasferire nell’utero, in casi favorevoli, anche un solo embrione, e di azzerare la possibilità di una gravidanza gemellare. Prima dell’introduzione di questo strumento era impensabile prevedere la potenzialità di concepimento ». La formula matematica è già stata applicata in quattro cliniche scandinave.
  «La stimolazione ovarica controllata », aggiunge Guido Ragni, presidente della Federazione delle società della riproduzione, «mira a terapie sempre più personalizzate. E oggi è possibile classificare le pazienti in tre categorie: normo, poor e iperresponders. A questo punto diventa semplice mettere a punto trattamenti idonei a ciascuna paziente».
  Intanto sul tema dell’infertilità, interviene Cittadinanza attiva- Tribunale per i diritti del Malato con la  campagna “Uno più uno fa tre”: un opuscolo che informa sul giusto percorso di procreazione assistita, sui diritti delle coppie e sulla scelta del centro giusto.

la Repubblica, 10 maggio 2011, pag.30

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