Mamme a sedici anni così nascono in Italia diecimila bebé l’anno

Il rapporto: fenomeno in crescita. Ecco perché

di Caterina Pasolini

 ROMA — Mamme bambine per caso, solitudine e ignoranza. Mamme per scelta a sedici anni per sentirsi finalmente grandi, per tradizione familiare ed emulazione. Adolescenti che di ritrovano con un neonato in braccio per riempire un vuoto, in cerca di un ruolo nella vita. Sempre più teenagers partoriscono in Italia: oltre diecimila l’anno. Erano 9577 nel 2007, 600 in più dodici mesi dopo e le cronache delle ultime settimane parlano anche di tredicenni con un figlio.
   «Nell’Italia dove cresce l’onda delle quarantenni in cerca di un bebé il fenomeno delle baby mamme rischia di essere ignorato. Cosa grave, soprattutto tenendo conto che per la salute materno infantile l’Italia è scesa dal 17esimo al 21esimo posto nel mondo, che abbiamo i tassi di occupazione femminile più bassi d’Europa e che si
dimezzano col crescere del numero di figli, che si tagliano i servizi senza rendersi contro che i costi sociali se le si abbandona saranno in futuro molto più alti». Così denuncia Raffaella Milano, responsabile dei programmi Italia - Europa di Save the children, l’ong che dal 1919 opera in 120 paesi del mondo con  rogrammi di salute, educazione e protezione di mamme e bambini.
  Save the children ha studiato il fenomeno incrociando dati statistici ed esperienze sul campo di associazioni e onlus a Milano, Roma e Napoli (Caf, Orsa maggiore, Melograno) dalle quali emerge il ritratto delle neomamme. Nella maggior parte dei casi partorisce tra i 16 e i 17 anni. Il 74% ha la licenza media e il 21% la maturità, a dire che la gravidanza è legata all’abbandono scolastico. Il 18% ha un marito, il 47% un compagno convivente, ma ben il 35% non ha un partner anche perché molto spesso dopo aver riconosciuto il bambino (lo fa il 68% dei padri) queste coppie i cui compagni hanno in media 19 anni e la metà la sola licenza media, si rompono. E così il 47% delle ragazzine vive con i familiari che diventano l’unica fonte di sostentamento (solo il 19% ha un lavoro), e di rapporti perché lasciata la scuola le neo mamme smettono di vedere i coetanei ritrovandosi sole e spaesate.
  «Spesso le adolescenti diventano madri in famiglie già con problemi, per cui bisogna costruirgli una rete di supporto dei servizi sociali e sanitari, prevedendo anche una formazione ad hoc per gli operatori che tenga conto della provenienza di tante di queste mamme», aggiunge Milano. Se infatti una teen mother su quattro è straniera, diverse sono le storie: sposate con mariti scelti dalle famiglie le giovanissime rom, mamme adolescenti per tradizione culturale molte immigrate dall’Africa e dall’America latina mentre al sud la maggioranza è italiana.
Diversi i motivi per cui si diventa madri sui banchi di scuola secondo la psicologa Anna Oliverio Ferraris: «Tolte quelle che restano incinte perché c’è poca educazione sessuale e una minoranza di ragazzi usa precauzioni, c’è chi segue l’esempio di una madre giovane e chi un figlio lo vuole come frutto di un amore che da adolescente crede eterno. Ma per alcune può essere un modo per riempire un vuoto, una mancanza di progetti su se stesse».

la Repubblica, 4 maggio 2011, pag. 22

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