Si parla di parti naturali e consultori
Si apre giovedì, al Centro congressi
Giovanni XXIII, l’8° Congresso regionale dell’Aogoi Lombardia, Associazione
ostetrici ginecologi ospedalieri italiani: il summit, che vede la segreteria
scientifica di Claudio Crescini, segretario regionale Aogoi Lombardia, si
articolerà in due giorni.
La prima giornata, giovedì, vedrà l’apertura
dei lavori alle 8,30 e affronterà, tra i vari argomenti, l’importanza del «counseling»
nella diagnosi prenatale, mentre al pomeriggio, illustra lo stesso Crescini
nella presentazione, una sessione sarà dedicata alla rivalutazione del parto
«naturale» (quindi non cesareo), in particolari condizioni ostetriche (per
esempio con la presentazione podalica e la gemellarità): ci sarà Robert
Maillet, che illustrerà l’esperienza vissuta in prima persona della scuola di
ostetrica francese a tutt’oggi riferimento mondiale per la cosiddetta «arte
ostetrica». Si discuterà anche su indicazioni e tecnica per il parto operativo
vaginale che in numerosi punti nascita italiani non viene praticato ed è poco
conosciuto. Dalle 16, sempre giovedì, una sessione sarà dedicata alla
valutazione e gestione del rischio di anomalia fetale nella gravidanza
iniziale, con la presentazione dell’indagine condotta negli ospedali pubblici
della Lombardia con più di 1.000 parti. In parallelo, sempre nella giornata di
giovedì si affronterà il tema sulle responsabilità dell’ostetricia.
La giornata di
venerdì, tra gli argomenti, verranno affrontati anche il tema della rinascita
del servizio consultoriale nella provincia di Bergamo e il progetto nazionale
di riduzione del ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza da parte
delle donne straniere. Non mancheranno i collegamenti anche con le nuove
previsioni di organizzazione delle reti ospedaliere, con una relazione sul
coordinamento ospedale e territorio alla luce delle recenti proposte del
governo. E sempre venerdì una
sessione pomeridiana, alle 14,50, prevede un confronto
a tutto tondo sull’aborto e l’obiezione di coscienza, con un’analisi sulla
situazione in alcune province lombarde, mentre si esaminerà anche la situazione
dei consultori e la prevenzione dell’aborto volontario.
L’Eco Di Bergamo, 13 novembre 2012, pag, 27
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