Manifesto anti-aborto divide i dipendenti Asl

AFFISSO ALLA TO2 PERORDINE DELLA DIREZIONE

di Marco Accossato

  E’ polemica, all’Asl To2, sul manifesto antiabortista «Scegli la vita» affisso per ordine della direzione aziendale. «Offensivi e lesivi dei diritti fondamentali come quello delle donne alla salute e alla capacità di decidere autonomamente», tuona la Cgil in un volantino diffuso tra i lavoratori e i cittadini. A scatenare la protesta non tanto il senso della campagna, quanto il fatto che quella gigantografia di un feto all’ottava settimana sotto la frase «Mamma, ti voglio bene» è appesa, intoccabile, dai vertici aziendali. «Prima di intraprendere campagne comunicative di questo tipo, la direzione generale dovrebbe riflettere non solo sulle possibili difficoltà di fronte alla decisione di portare a termine una gravidanza, ma soprattutto su quanto queste causino sofferenza e cicatrici indelebili nell’animo delle persone».
  «L’affissione - ribatte il commissario dell’Asl, Giacomo Manuguerra - non ha avuto alcun intento ideologico e politico, ma si è riconosciuto un diritto di espressione per un’attività non contraria alla legge». I vertici dell’Asl
sostengono che «non si è inteso disprezzare le donne o i principi della legge 194», ma che «lo scopo dell’associazione è contribuire a superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza». Malgrado ciò, la Cgil chiede l’immediata rimozione dei manifesti. Il caso sta intanto sollevando un vivace dibattito interno: «L’Asl è pubblica e le tasse le paga anche chi non è abortista e non la pensa come le donne della Cgil», è una delle tante risposte al sindacato.

La Stampa, 12 ottobre 2011, pag.56

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