Magnesio, energia pura

È nelle ossa, nei muscoli e nei tessuti molli. Per questo la carenza del minerale causa problemi dall’ansia ai disturbi circolatori. Ecco come integrarlo: a tavola con un dieta ad hoc o con farmaci


di Francesca Filippi

La Terapia
 
  È in quasi tutte le nostre cellule, suddiviso tra ossa, muscoli e tessuti molli. Per un totale di circa 25 grammi. Quando è carente nel nostro organismo può scatenare effetti importanti, dal nervosismo ai problemi circolatori. Quando l'umore è irritabile, l'ansia comincia a farsi sentire e i dolori muscolari non mollano è possibile sospettare la carenza di magnesio. Un minerale essenziale che può diventare molto utile proprio in vista della primavera. Capace di potenziare la trasmissione degli impulsi e regolare la comunicazione tra le cellule nervose e quelle muscolari.

  «Adeguatamente integrato nella dieta - spiegano alla Fondazione Veronesi - il magnesio è
un minerale sicuro e privo di effetti collaterali e controindicazioni. La sua capacità di regolare i processi di contrazione muscolare attenua l'affaticamento ed evita, per esempio, i crampi. Protegge l'apparato cardiovascolare da aritmie, palpitazioni e ipertensione. Collabora con il calcio a mantenere le ossa in salute e sostiene il tono dell'umore, soprattutto quando si è sotto stress e riequilibra il ciclo del sonno».

 IL NECESSARIO

  Come integrarlo? Con la dieta o con dosi corrette del minerale stesso. Che sia granulare, in pasticche o in polvere. «Il fabbisogno quotidiano di questo sale minerale - aggiunge Pier Luigi Rossi, docente di Nutrizione clinica all'università di Bologna - varia a seconda dell'età e del sesso. Ma, solo il 30-40% di quello che viene ingerito è poi assorbito dall'organismo»

  Anche sui bambini l'aggiunta di una quantità di magnesio ha dato buoni risultati in particolare sull'emicrania. Malattia in aumento che affligge circa 800mila baby italiani under 12. «Il cervello emicranico - spiega Giovanni Battista Allais, responsabile del Centro cefalee della donna dell'università di Torino - ha due caratteristiche: è ipoenergico, cioè disperde più facilmente energia ed è iperirritabile, ossia altamente sollecitabile da fattori esterni ed emozionali». Da qui l'affidarsi a tecniche di rilassamento, la scelta della lentezza «ma anche con una terapia con magnesio che dà energia al cervello», aggiunge l'esperto.

  Gli uomini hanno più o meno lo stesso fabbisogno, oscilla tra i 400 e i 420 al giorno. Per le donne, invece, dipende sia dall'età che dalle condizioni di salute. Si va dai 300-320 mg di magnesio al giorno (in gravidanza si arriva a 400mg), le giovani possono attestarsi sui 360mg.

L’ALIMENTAZIONE

  Cominciamo dalla tavola. Il magnesio è possibile trovarlo in diversi alimenti. L'elenco è lungo, va dai cereali (integrali e crusca), ai legumi (fagioli e soia), frutti di mare, verdure (a foglia alga, broccoli, rape, cavolfiori, melanzane pomodori, lattuga patate), frutta (banane, ananas, arance, fragole melone) e frutta secca (noci, mandorle, pistacchi, nocciole). «Il suo apporto - è ancora Pier Luigi Rossi a parlare - va regolato e incrementato sotto il controllo medico per non determinare eccessi che potrebbero causare effetti contrari. Soprattutto se si soffre di sindrome premestruale o disturbi della menopausa».

  Da qui, la possibilità di scegliere vari tipi di magnesio, che sia supremo o assoluto ben assimilabile da parte dell'organismo, quello cloruro con la funzione di eliminare l'acido urico dai reni, l'aspartato per affrontare sudorazioni intense da attività sportiva, oro solubile assimilabile velocemente, il lattato con proprietà sull'epidermide femminile. Magnesio anche per chi preferisce l'omeopatia.

Importante per le emicranie dei piccoli

Anche sui bambini l'aggiunta di una quantità di magnesio ha dato buoni risultati in particolare sull'emicrania. Malattia in aumento che affligge circa 800 mila baby italiani under 12. «Il cervello emicranico- spiega Giovanni Battista Allais, responsabile del Centro cefalee della donna dell'università di Torino-ha due caratteristiche: è io energico, cioè di sperde più facilmente energia ed è i per irritabile, ossia altamente sollecitabile d a fattori esterni ed emozionali». Da qui l'affidarsi a tecniche di  rilassamento, la scelta della lentezza «ma anche con una terapia con magnesio che dà energia al cervello», aggiunge l'esperto.

Il Messaggero, 11 marzo 2015




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